domenica 3 febbraio 2008

52 di 2013 ; Donne Palestinesi

Stefano Armellin con il pezzo 52 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Donne Palestinesi. Ho partecipato con interesse al Convegno svolto nel Teatro del Primo Circolo Didattico di Pompei e organizzato dall’Assessore alla Cultura dott. Antonio Ebreo, sabato 2 febbraio 2008, sulla realtà delle donne Palestinesi in Italia.

Le argomentazioni hanno sviluppato una precedente iniziativa dell'amministrazione comunale, impegnata a dare risalto alla Palestina e alle difficoltà del suo Popolo.
Gerusalemme vuol dire : Città della Pace; il Santuario di Pompei è monumento alla Pace universale, l’Assessore ha più volte ribadito che il convegno non è contro qualcuno ma per la costruzione della Pace.
La scuola ha accolto nel migliore dei modi i lavori del convegno, moderato e presentato abilmente dalla professionalità di Lucia de Cristoforo.

Le maestre hanno preparato bene i bambini che con i loro canti hanno creato un clima di dolcezza, serenità e affetto, verso Fadwa Shaban Presidente delle donne palestinesi in Italia, Ghada Duaibes, giornalista RAI International e Miriam Abu Samara, romana, palestinese di seconda generazione, da parte del padre, e membro del Direttivo delle donne palestinesi.

Inevitabilmente al pomeriggio i toni sono saliti, evidenziando il forte contrasto con Israele. Questo per una scuola non è didattico perché mette in luce un “nemico” assente che non può replicare. E’ mancato al convegno, ma può essere recuperato nei prossimi incontri, un supporto didattico adeguato, che consenta agli alunni, in un linguaggio comprensibile, di contestualizzare il percorso storico della Palestina e di Israele.

Non ci può essere Pace fra le Nazioni se non c’è pace fra le Religioni. L’intervento della scrittrice Lamberti ha focalizzato l’attenzione sulla figura chiave di Gesù, ebreo nato in Palestina a Betlemme e cresciuto a Nazaret in Israele, morto e risorto a Gerusalemme.

La violenza in quella zona, da entrambe le parti provoca delle vittime, e non c’è differenza fra bambini palestinesi e bambini israeliani. Purtroppo gli autorevoli relatori hanno dimenticato di sottolineare questo, che per fortuna era stato evidenziato nel convegno precedente.

Lo sforzo dell’Amministrazione comunale a mio avviso, dovrebbe essere quello di riunire i punti di vista diversi, contando anche sul contributo culturale e diplomatico del Santuario di Pompei.
C’è un dialogo fra Occidente e Oriente che in Terra Santa rimane sospeso con inutili risentimenti : tu hai ucciso me ed io uccido te. Questa logica non costruisce un processo di Pace.

Noi cattolici nel mondo, consideriamo la Terra Santa il luogo dove si conservano per l’eternità le nostre radici spirituali. Crediamo in Gerusalemme Città della Pace, e troviamo veramente difficile, senza il perdono, risolvere le situazioni di grande conflitto. Non sostengo che la ragione occidentale sia superiore alla grande anima dell’Oriente, anzi, la nostra autocritica è piuttosto debole. Ma la responsabilità ultima non è del Popolo palestinese ed israeliano, entrambi hanno delle vittime innocenti.

I processi di pace avviati negli anni scorsi, non si sono ancora rafforzati per una carenza di leader politici, in grado di generare una visione autorevole sopra le parti, avendo a cuore le sorti dei più deboli, appunto delle donne e dei bambini.

E’ stato molto bello l’incoraggiamento che i nostri alunni hanno trasmesso a Fadwa, Ghada e Miriam, può durare ed essere trasmesso nel tempo, così come lo abbiamo vissuto, in un canto corale dove tutti ci si abbracciava felici. Non è un caso episodico, gli alunni di Pompei sono parte degli alunni del Mondo e fanno parte di quella generazione che toglierà il muro che oggi viene costruito.

Il 9 luglio 2004 la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja ha dichiarato che " il muro costruito all'interno dei territori palestinesi, e il regime ad esso associato, sono contrari ai principi e alle norme del Diritto Internazionale ".

Salmo 18 Te Deum regale (17,20)

“ Stese la mano dall’alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
mi liberò dai nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed eran più forti di me.
Mi assalirono nel giorno di sventura,
ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.”

Stefano Armellin
Vice Presidente Consiglio d’Istituto
Primo Circolo Didattico Pompei

Pompei, 3 febbraio 2008