venerdì 15 agosto 2008

134 di 2013; La Pace

Stefano Armellin con il pezzo 134 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 



Titolo : "Non lasciatevi imbrogliare...dalle quotidiane ejaculazioni oratorie nelle quali si ripete a perdifiato con sospetta monotonia la parola "pace". 

A sentire i nostri grammofoni politici, diffusi dai giornali e dalla radio, tutti i governi vogliono la pace, tutti i partiti aspirano alla pace, tutti i responsabili "compresi i generali e gli ammiragli" non sognano che la pace. Non vi fidate di queste chiacchiere ipocrite e di queste proclamazioni in malafede. 

Le abbiamo udite, quasi uguali, nel 1914 e nel 1938 e furono il preludio e il prologo delle più orribili e lunghe guerre che abbiano sconvolto il Mondo. 

Quando i vostri capi politici e militari parlano troppo di pace bisogna tremare di spavento. Anche oggi, a dar retta alle tiritere ufficiali e ufficiose, il pensiero dominante di ogni popolo e di ogni partito è la pace universale e finale. 

Tanto nel Nord che nel Sud, a Occidente come a Oriente, tra i neri e tra i rossi, tra i bigi e tra gli azzurri, non v'è nessuno che non desideri la pace, che non lavori per la pace che non predichi la pace. 

Ed è proprio questa unanimità che mi spaventa. Nei rari periodi nei quali regnò veramente la pace nessuno parlava di pace: si parlava, semmai, delle guerre, delle guerre di un triste passato. 

Voi sapete in quale maniera i nostri presidenti e i nostri ministri, in ogni paese della terra, preparano la pace. Il loro metodo consiste nel fabbricare armi sempre più abbondanti e micidiali e nell'addestrare un numero sempre più grande di uomini nell'arte di sopprimere i loro simili. 

Essi agiscono, in sostanza come uno il quale dichiarasse che il modo più sicuro di evitare gli incendi consiste nell'ammassare paglia, stoppa e petrolio in una fabbrica di esplosivi o di fuochi artificiali...

Voi sapete tutti che quando si mettono insieme a poca distanza milioni di armi basta un fiammifero "cioè un malinteso, un pretesto, una scintilla di pazzia" per provocare una conflagrazione mondiale.


Per stornare questo nuovo pericolo, per impedire una nuova guerra che significherebbe la fine della civiltà e forse la distruzione di quasi tutto il genere umano, non bastano i foglietti di propaganda, i manifesti, i congressi, le processioni e lo sbandieramento di simboli pacifisti. 

Vi sono, invece, due soli mezzi, tutt'e due efficaci e radicali, che nessuno ha il coraggio di proporre.

Il primo consisterebbe in una profonda e totale trasmutazione dell'anima umana "intendo di tutti quanti gli uomini" trasmutazione delle menti e dei sentimenti, sì che alla fine ogni uomo, a qualunque razza o fede appartenga, sia persuaso e convinto che il ricorso alla violenza e all'assassinio collettivo è il modo più assurdo, scellerato e bestiale che si possa immaginare per metter d'accordo le nazioni.

Ma una simile opera di bonifica spirituale richiederebbe "oltre che un'autorità forte e una tecnica appropiata" centinaia d'anni, mentre la minaccia della catastrofe è, purtroppo, imminente.

E' necessario perciò di ricorrere a un altro mezzo, di attuazione più facile e più rapida..." Papini.

Il Poema visivo del XXI secolo : il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013 di Stefano Armellin