lunedì 1 settembre 2008

150 di 2013; Valori e l'Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 150 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo: Valori e l'Apocalisse " Travolti come siamo dall'effimero, da una fitta pioggia di piccole e grandi mostre per ricorrenze di centenari, per esigenze di rivalutare episodi misconosciuti o di affermare nuove ricerche, per volontà di costituire in tradizione anche il passato recente, si è di molto ridotta la nostra capacità di prestare attenzione ai valori essenziali, ai punti di riferimento certi della nostra civiltà".Vittorio Sgarbi.


"APOCALISSE...L'eccezione, il piccolo resto fedele (Is 4,3; Apocalisse 11,1; 14,1), é rappresentato nella figura dei due testimoni (Zc 4,3; 4,14) - due, il minimo necessario per rendere legale testimonianza - miserabilmente -vestiti di sacchi - (Apocalisse 11,3), non di porpora (Apocalisse 17,4; 18,16).

La loro testimonianza culmina nel martirio che mette fine alla testimonianza stessa (Apocalisse 11,7), cioé la testimonianza dei veri credenti si conclude nella storia con il fallimento, sono soccombenti,, non possono che morire.

I loro cadaveri non vengono neppure seppelliti (Apocalisse 11,9), la loro fine é ancora più ignominosa di quella del loro Signore. Ma visibilmente gloriosa é la loro resurrezione (Apocalisse 11, 11-13), perché subito suona la settima tromba (Apocalisse 11, 14-15)". Sergio Quinzio, Op.Cit. pp.805

"Nella storia del pensiero economico é la visione conservatrice ad aver sempre goduto del consenso quasi universale.

Se si riesce in qualche modo a liberare le persone dotate di grandi capacità tecniche e immaginative dalle restrizioni imposte dal sistema economico commerciale, si avranno nell'economia una produttività e una ricchezza senza precedenti.

Tutti i conservatori dovrebbero riflettere sul fatto che la guerra é la cosa a cui un sistema economico ha meno probabilità di sopravvivere.

Se non ci sono problemi gravi e urgenti non ci si dà la pena di affrontarli. Così nei venticinque anni di prosperità l'economia perse il suo senso di urgenza.

La moderna impresa economica, la caratteristica grande azienda, richiede per condurre la sua attività un'organizzazione molto articolata : 1. Produzione ; 2. Promozione vendite ; 3. Pubblicità ; 4. Finanza ; 5. Rapporti di lavoro ; 6. Pubbliche relazioni ; 7. Relazioni con il governo ; 8. Sviluppo di nuovi prodotti ; 9. Strategia di acquisto ecc.

Abbandonare ciò che si è imparato e insegnato significa ammettere una cosa a cui noi tutti opponiamo resistenza, così come resistiamo al pensiero esigente che si richiede per adattarsi al mutamento.

Nella moderna economia industriale l'importanza suprema della produzione consiste non nei beni che essa produce ma nella occupazione e nel reddito che fornisce ". Galbraith