mercoledì 3 dicembre 2008

245 di 2013 ; Pasqua

Stefano Armellin con il pezzo 245 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Pasqua " I legislatori dovrebbero risolversi a compiere alcune grandi imprese che richiedono il lavoro e la fatica di molti anni e convincere il Mondo che non hanno fatto niente che non fosse ispirato da un'ansiosa preoccupazione per la posterità". Mandeville.


La scoperta della tomba vuota e l’annuncio della risurrezione di Padre Felice Artuso

Gesù attua le sue ripetute predizioni pasquali. Risorge nel Silenzio notturno ed entra trionfante presso il Padre celeste. Superando i limiti dello spazio e del tempo, prende piena padronanza sul cosmo, che aveva assunto con l’incarnazione . Condanna così la sentenza di morte, inflittagli frettolosamente dagli uomini con un processo, che ci risulta simile ad una farsa. Inaugurando una nuova vita, dà anche una risposta intelligibile sulla nostra vocazione a vincolarci saldamente a Lui e sul nostro destino finale, che non va immaginato con le lugubri fantasie dei pagani. 

Gli evangelisti narrano in modo libero i ricordi personali e le testimonianze raccolte dalla comunità apostolica sugli episodi del mattino di Pasqua. Ricorrono ad artifici stilistici, per convincere, suscitare emozione, attirare l’attenzione dei lettori e educare a credere nell’inatteso evento della risurrezione gloriosa di Gesù. Elaborano le loro sintetiche informazioni senza preoccuparsi di armonizzarle tra loro. Si premurano piuttosto di conferire al loro racconto una prospettiva teologica ed una credibile comprensione di fede sull’identità del Gesù terreno e del Gesù glorioso. 

Attestano che il Crocifisso sul Calvario è ora il Risorto e il Vivente. Dipendendo dalle diverse tradizioni, la loro descrizione converge sui principali aspetti dell’ammirabile evento, sulla scoperta della tomba vuota e sulle prime difficoltà dei discepoli a parlarne, mentre si differenzia notevolmente sui dettagli delle sue impreviste apparizioni e le espongono, ricorrendo ai tratti classici delle teofanie .
 
Attenendosi alla descrizione degli evangelisti, avulsa da astuti raggiri, gli studiosi odierni riconoscono che Gesù è realmente morto, appeso ad una Croce. Assicurano che è stato veramente sepolto nel luogo indicato dalla tradizione giudeocristiana. Non trovano tuttavia una spiegazione scientifica esaustiva sul suo passaggio alla gloria di Dio, sulle sue varie apparizioni e sul suo influsso trasformante, perché l’indagine positiva ha dei limiti. Occorre quindi continuare ad approfondire, precisare e ammettere l’impossibilità di comprendere tutti gli aspetti dell’evento pasquale che Dio ha operato in Gesù. Sui fatti del primo mattino di Pasqua esponiamo ora la testimonianza lasciataci dai quattro evangelisti. (segue)

Padre Felice Artuso