martedì 12 agosto 2008

131 di 2013 ; La distruzione della Terra

Stefano Armellin con il pezzo 131 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 



Titolo : Apocalisse "-Il primo e l'ultimo-, -l'alfa e l'omega-, colui che -é, era e viene, il Signore di tutto-; queste espressioni si riferiscono indifferentemente a Dio il Padre e a Gesù (Apocalisse 1,17; 1,8; 4,8). Dio creatore dell'universo deve ancora, come il povero agnello sgozzato (Apocalisse 5.6), -ricevere gloria, onore, potenza- (Apocalisse 4,11; 5,12-13; 7,12; 19,1).

La venuta di Gesù (Apocalisse 22,17; 22,20) é la venuta di Dio che é e che era in quanto viene, nella cui futura vittoria tutto il passato acquista un senso (Apocalisse 13,8).

Perché l'agnello sgozzato ha con il suo sacrificio conquistato il potere di aprire i sette sigilli che chiudono il libro del compimento dell'opera di Dio (Apocalisse 5, 1-10), adesso Dio può ottenere la -salvezza- (Apocalisse 19,1), finalmente può sedere sul suo trono dove la fede lo vede da sempre (Apocalisse 4,2) e regnare (Apocalisse 19,6; 11,17; 12,10): così finalmente é -consumato il mistero di Dio-, adempiuto il buon annuncio in cui consiste, anzitutto per Dio stesso, il vangelo (Apocalisse 10,7).

La -divinità- che nel testo della Volgata l'agnello riceve come frutto del suo sacrificio (Apocalisse 5,12) é l'unica divinità dell'unico Dio. Proprio per questo il tempo in cui dopo il sacrificio dell'agnello e malgrado il sacrificio dell'agnello il libro del compimento dell'opera di Dio (Dn 12, 4; 12,9; Ez 2,9-10; Apocalisse 5,1) non può ancora essere aperto e letto da nessuno - neppure in cielo (Apocalisse 5,3) -é il tempo maledetto e disperato in cui si deve -piangere forte- (5,4; Is 19, 11-12), perché i martiri continuano ad essere sgozzati (Apocalisse 6,11) e Dio a non regnare, a essere impotente (Apocalisse 11,17), a non essere salvo (Apocalisse 19,1)

Come ha detto Silesio, Dio é -la cosa più povera, che implora tutta nuda e sola-". Sergio Quinzio, Op.Cit. 799-800

"I nemici dell'umanità hanno acquistato potere rapidamente sono assai prossimi alla meta finale, la distruzione della terra, è impossibile non tener conto di loro e ritirarsi nella esclusiva contemplazione di modelli spirituali che ancora possono avere per noi un certo significato". Canetti.