mercoledì 11 febbraio 2009

315 di 2013 ; Opus Dei

Stefano Armellin con il pezzo 315 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Opus Dei " Bisogna unirsi a Cristo mediante la fede, lasciando che la Sua vita si manifesti a noi a tal punto che di ogni cristiano si possa dire non solo che è alter Christus, un altro Cristo, ma ipse Christus, lo stesso Cristo. Se non serve la Chiesa, l'Opera non mi interessa !". 
San Josemarìa Escrivà


La tradizione rituale e teologica sul Battesimo di Padre Felice Artuso
I successori degli apostoli ripetono il rito battesimale, che hanno appreso da loro. Conducono i nuovi credenti in Gesù nell’acqua dei laghi o in un’apposita vasca a forma di conca. Qui con un triplice movimento li immergono nell’acqua e li emergono dalla stessa. 
Nell’immersione simboleggiano la schiavitù del popolo d’Israele, i tre giorni di Gesù nella tomba e la morte spirituale dei peccatori. 
Nell’emersione raffigurano il passaggio alla libertà del popolo eletto, l’ascesa di Gesù alla gloria celeste e la rinascita interiore dei battezzati. 
Li vestono quindi con un abito bianco, segno della dignità acquisita con la rigenerazione battesimale. Riferendosi a questa consueta prassi rituale, lo pseudo Barnaba dichiara: «Beati quelli che, sperando nella Croce, sono scesi nell’acqua» . In una lettera ai cristiani di Smirne Sant’Ignazio di Antiochia precisa: «Ho costatato che siete perfetti nella fede che non muta, come inchiodati nel corpo e nell’anima alla Croce di Gesù Cristo e confermati nella carità del suo sangue» .

Nel III e IV secolo i Padri della Chiesa inventano il catecumenato, costituito da un periodo di raduni, per preparare gli aspiranti al Battesimo a conoscere ed accogliere il messaggio evangelico. Dispongono che nei prestabiliti incontri i sacerdoti traccino un segno di Croce sulla fronte, sulle orecchie e sul naso dei catecumeni e accompagnino il loro gesto con questa preghiera: «NN. è segnato con l’olio della allegrezza, affinché per mezzo suo sia armato contro ogni azione del nemico ed innestato sul tronco dell’olivo, nella Chiesa di Dio, Santa, Cattolica ed Apostolica» . 
Scelgono di amministrare il Battesimo nella veglia pasquale, perché questa solenne ricorrenza favorisce la comprensione della passione, della risurrezione e della glorificazione del Signore.

Nelle iniziazioni pagane di consacrazione ad una divinità davanti all’ingresso dei templi si eseguiva il rito della spogliazione e del rivestimento di un indumento ornato di raffigurazioni simboliche. Per la celebrazione del Battesimo i Padri della Chiesa si avvalgono anche di questi elementi rituali. 
Stabiliscono che i catecumeni, deposti gli abiti, scendano nel centro della vasca battesimale, si immergano nell’acqua, rinuncino alle seduzioni di Satana, vi emergano sul filo delle onde, emettano la professione di fede in Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, risalgano poi in superficie e si rivestano di una tunica bianca, il colore assegnato al Gesù risorto. 
I ministri, che hanno accompagnato i catecumeni nella discesa e nell’ascesa, li ungono sulla fronte con l’olio santo e recitano una preghiera, formulabile in questo modo: “ Dio, Padre onnipotente, che ti ha rigenerato dall’acqua e dallo Spirito Santo, ti doni la salute eterna nel nome di Gesù Cristo”.
segue
Padre Felice Artuso Direttore spirituale Gruppo Stati Uniti del Mondo