venerdì 8 gennaio 2010

649 di 2013 ; Abidan

Stefano Armellin con il pezzo 649 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Abidan : "Ciò che ha da acquistare un valore e un nome deve ripetersi, deve esistere in molti esemplari...

Puoi far ciò che vuoi, troverai sempre venti bellissime idee pro, e venti contro...

Scoprì subito che la vita attiva e ben organizzata era un Poema assai più grande di tutti quelli che i poeti componevano nei loro scrittoi, e tutto gli apparve nuovo e diverso". Robert Musil

"Par che l'immaginazione al tempo di Omero fosse come quei campi fertilissimi per natura, ma non mai lavorati, i quali, sottoposti che sono all'industria umana, rendono nei primi anni due e tre volte più, e producono messi molto più rigogliose e vivide che non fanno negli anni susseguenti malgrado di qualsivoglia studio, diligenza ed efficacia di coltura. O come quei cavalli indomiti, lungamente ritenuti nelle stalle, che abbandonati al corso, si trovano molto più freschi e gagliardi de' cavalli esercitati e addestrati, dopo aver fatto un doppio spazio.

Tanto che considerando la freschezza dello stile delle immagini, della invenzione di Omero nella fine dell'Iliade, par ch'ei s'era prefisso, o perchè ogni opera umana dee pure aver qualche fine, ma che fuori di questo caso, egli avrebbe ancora e spirito e lena per seguire, senza pur posarsi, a correre ancora non interrottamente altrettanto e maggiore, anzi non determinabile spazio.

E che l'opera sua riceva il suo termine, ma la ricchezza e copia della sua immaginativa non sia di gran lunga esaurita, anzi sia poco meno che intatta; e che il suo corso finisca, ma non il suo impeto.

E par che la natura ancor vergine della poesia (siccome vergine dalle scienze e dalla filosofia ecc. che distruggono l'immaginazione e l'illusioni ch'essa natura ispira) le somministrasse in quel tempo tanta copia d'immagini e sentimenti che non avesse quasi alcun fondo, e a rispetto di cui sembri povera e scarsa quella che i più grandi poeti trassero poscia in qualunque tempo dalla natura già molto studiata e imitata". Giacomo Leopardi 16/17 luglio 1823

Il piano della Salvezza "Del resto noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poichè quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perchè egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati". 
San Paolo, lettera ai Romani, 8, -28-30