mercoledì 10 febbraio 2010

682 di 2013 ; Armenia

Stefano Armellin con il pezzo 682 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo :Armenia : Malgrado la legge " Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge. Perchè non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati.

Quando i pagani, che non hanno la legge per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a sè stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. 

Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo". San Paolo, Lettera ai Romani, 2, 12-16

"Per me non c'è passato o futuro, in arte". Pablo Picasso

"La poesia esprime la sintesi, è pura evocazione, è forza, descrive l'amore e atmosfere decantate. L'arte di Picasso è questo. Incominciò ad esserlo con quell'umido, notturno blu dei primi anni del secolo". Corondente

"Di rado, quando ci s'impone in un mestiere non si riesce ugualmente bene in un altro. Una delle caratteristiche più frequenti e più interessanti dell'epoca rinascimentale sta nell'invitare il talento a esercitarsi in parecchi campi e persino in tutti". Garin

"Ma essi appunto non sanno capire la forza di un'immagine che arricchisce più della più grande ricchezza".Robert Musil

Teologia e rito del Matrimonio b di Padre Felice Artuso

Nel giorno delle nozze gli sposi sorridono ripetutamente ai parenti e agli amici, che partecipano alla loro festa. 

Nella chiesa, che hanno scelto, commemorano il loro Battesimo e il presidente dell’assemblea li asperge con l’acqua benedetta. 

Dopo la proclamazione e l’ascolto della Parola di Dio, si stringono le mani, si scambiano il libero consenso e si consegnano l’uno all’altro. 

Si dicono: Ti consegno quest’anello, simbolo del legame che contraggo con te. 

Cedono al coniuge la propria persona, costituita di una singolare sensibilità e di un’ampia gamma di aspettative. Coniugati (cum jugum), intendono stare definitivamente appaiati. Iniziano dunque a camminare con pari passo sotto un solo e pesante giogo. 

Seguono Gesù, mite ed umile di cuore che procede verso il Calvario, gravato dall’ingiusto patibolo (Mt 11,19-20). 

Imitano Lui, che muore consegnandosi nelle mani del Padre celeste e nel sacramento eucaristico si consegna all’assemblea liturgica. 

Danno il primato all’amore, muoiono a se stessi, si crocifiggono e si pongono in un atteggiamento di fedele alleanza. 

Nelle mutevoli situazioni quotidiane si servono, si sacrificano e accettano tutto per superare qualsiasi imprevisto (Gv 15,13). 

Collocatisi nel posto giusto, condividono le loro responsabilità, si completano, si correggono e si perfezionano interiormente. 

Giovanni Paolo II scrive sulla realtà sacramentale del Matrimonio, estranea dalle altre fluide concezioni: «Gli sposi partecipano e sono chiamati a vivere la carità stessa di Cristo che si dona sulla Croce… Sono il richiamo permanente per la Chiesa di ciò che è accaduto sulla Croce» .
 
La formula rituale chiarisce il senso della radicale consacrazione dei coniugi: «Io, NN, accolgo te, NN, come mia sposa (mio sposo), e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita» . 

Il Signore accetta la reciproca consacrazione degli sposi. Benedice la loro alleanza coniugale. Unisce entrambi in una sola carne (Gn 2,24; Mc 10,8) e li inserisce nelle sue piaghe gloriose. Li costituisce anche sua Chiesa domestica , rimanendo sempre con loro mediante la sua inesauribile grazia. Segue

Padre Felice Artuso Direttore spirituale Gruppo Stati Uniti del Mondo