mercoledì 31 marzo 2010

731 di 2013 ; Rut

Stefano Armellin con il pezzo 731 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Rut : "...ciò che produce e la causa sono la medesima cosa...

La sintesi, ossia la generazione verso l'essere...il fine costantemente perseguito dall'Intelligenza demiurgica è quello di trarre dalla molteplicità illimitata l'unità determinata...

il demiurgo, la sua attività come produzione dell'unità nella molteplicità...(Stefano Armellin è un demiurgo dell'arte NdA)...
il punto più delicato da capire è proprio questo condurre dal disordine all'ordine...

in effetti, ci dice il Timeo, l'assenza di Dio e della Intelligenza implica che il Principio materiale rimanga in dis-ordine e in dis-misura...

il modo in cui il Demiurgo realizza l'unità nella molteplicità con la mediazione del numero trova la sua massima espressione nella creazione dell'Anima...

Come l'Anima sia in rapporto con ogni essere e come riunisca in sè tutto analogicamente...la struttura interiore dell'anima corrisponde alla struttura complessiva della realtà in generale (ed oggi è anche digitale NdA)...

l'UNO come cifra emblematica dell'attività e delle opere dell'intelligenza demiurgica...".Platone

"Conta ormai non più il demolire le sovrastrutture, ma rivelare nella sua interezza, integrità e complessità la struttura autentica, l'uomo". Melchiori 1970

"...la scienza prenderebbe atto che la propria straordinaria potenza sulle cose è resa possibile dalla forma più radicale dell'errore, quella in cui si afferma che il diverso è identico.
Che l'errore produca potenza è un'opinione diffusa. Si pensi alla potenza che agli individui umani viene data dalla menzogna. Anche tra gli animali il mimetismo e l'inganno -daccapo la menzogna- favoriscono la sopravvivenza e dunque la potenza". Emanuele Severino

"Gli artisti greci erano veramente maestri nell'esprimere i sentimenti taciti che si instaurano tra le persone. Il grande risveglio dell'arte alla libertà si svolse nei cento anni che vanno, press'a poco, dal 520 al 420 avanti Cristo. Verso la fine del V secolo, gli artisti erano ormai pienamente consci del loro potere e della loro abilità, e lo era anche il pubblico.

Da Fidia a Prassitele a Lisippo, dal Dorico allo Ionico al Corinzio. Non esiste un corpo simmetrico, ben costruito e bello come una statua greca ". Gombrich