sabato 5 giugno 2010

797 di 2013 ; The Opera a Venezia

Stefano Armellin con il pezzo 797 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : The Opera a Venezia : Report. In Italia nel 1998 sono usciti cinquantamila libri, firmati da tremila editori; il 30% dei libri pubblicati non vendono una copia; il 38% vende una copia; in editoria il confine tra la spazzatura e l'oro non è ben definito.

L'uomo delle scale. / Sulle scale saliva a passo lento / mentre io correvo / al pianerottolo si fermava, respirava / mentre io correvo / appoggiato al davanzale / guardava / in basso la strada / mentre io correvo. / Poi riprendeva a salire / era faticoso salire / era faticoso respirare / pochi gradini / il pianerottolo / la finestra / l'aria. / L'incontravo spesso sulle scale / lui camminava / io correvo. / 

Buongiorno, salve, come và / soltanto saluti / niente, niente di più. / Abitava sopra di me, / ultimamente / salire le scale / doveva essergli faticoso / mi capitava di scendere e salire / mentre lui / era ancora fermo / al pianerottolo / alla finestra / all'aria / ma io correvo / lui camminava. / Da giovane era un atleta / forte dicono. / Quante cose avrei potuto imparare / e non ho voluto imparare / ma io correvo / lui camminava. / Era l'uomo delle scale ormai / raramente lo incontravo nelle strade.

Salendo i gradini / a tre a tre / mi aspettavo sempre / di trovarlo / al pianerottolo / alla finestra / all'aria / era ormai una abitudine. / Ora, / l'uomo delle scale / non c'è più / non lo rivedrò / più. / Buongiorno, salve, come và / soltanto saluti / niente, niente di più. 
Stefano Armellin, Varazze, Via Rossello 4/3 (dove vissi 35 anni e inventai The Opera) 1978

L’eventualità del martirio di Padre Felice Artuso
Il Padre celeste chiama sempre i suoi figli a rendere testimonianza a Gesù, combattendo il male nelle sue plurime e sconvolgenti manifestazioni. 

Molti cristiani compiono il male con tanta faciloneria, perché hanno una fede debole, fragile e superficiale. Non pensano quasi mai alle piaghe di Cristo, né all’importanza della crescita interiore, neppure alla possibilità di una vita più gioiosa e più corrispondente ai desideri umani. 

Condizionati dalla bramosia del sapere sperimentale, escludono Dio dalle loro ricerche primarie e relativizzano i contenuti evangelici. Assumono quindi atteggiamenti compromettenti e diventano un intollerabile scandalo ai loro fratelli. 

Perdono, infatti, la consapevolezza del loro legame con Lui e non avvertono il bisogno di invocarlo. Non capiscono che Egli non può mai essere estraniato. Con la loro permissiva condotta oscurano la specifica missione della Chiesa nel mondo. 

Non sappiamo che cosa Dio domanderà a noi nel prossimo futuro. Abbiamo costatato che ad alcuni ha domandato di effondere il loro sangue, per rendere più tangibile la propria Fede in Lui (LG 2). 
Conosciamo che egli vede la nostra impotenza, limitatezza e presunzione. Provandone grande compassione, si rende presente a noi e agisce in modo invisibile ma efficacie nelle nostre persone. In particolare ci libera dagli affanni, ci infonde speranza in ogni tribolazione e ci accompagna nel faticoso cammino della vita. 

Non pretende molto da noi, che non percepiamo il fenomeno della sua trasparente e coinvolgente azione. Desidera soltanto che manteniamo un rapporto fiducioso e filiale con Lui. Si aspetta che perseveriamo nella testimonianza evangelica anche nel caso di persecuzione, di minaccia e di pericolo mortale. 

Per arginare il massiccio ritorno alla mentalità pagana, sosteniamoci con la preghiera e con l’esortazione vicendevole. Preoccupiamoci di essere dei grandi propagatori di pace, di carità e di giustizia. Nell’eventuale persecuzione cruenta, di cui gli strumenti di comunicazione sociale danno poca rilevanza, saremo più pronti a donare la nostra vita. Ne scaturirà che Gesù Cristo sarà più profondamente conosciuto, ascoltato, amato, seguito e invocato. Consideriamo ora i vari aspetti del martirio cruento. Segue.

Padre Felice Artuso