sabato 14 agosto 2010

867 di 2013 ; Economia mondiale

Stefano Armellin con il pezzo 867 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Economia mondiale "...il divorzio tra ricchi e poveri è rimasto grande, si è anzi allargato. I programmi di assistenza sono in parte serviti per placare la coscienza dei più fortunati, molto meno per attenuare la disperazione.

...coloro che hanno conosciuto una espansione economica...ce l'hanno fatta grazie alla loro dinamica interna di sviluppo. Questa, e non gli aiuti stranieri, è stata la forza propulsiva. Là dove sono mancate le energie interne, la disciplina e l'organizzazione, i programmi di aiuto, volti a strappare dalla povertà le masse, hanno avuto esiti insignificanti...a causa dell'incapacità di considerare lo sviluppo economico come un processo governato da suoi parametri regolatori.

Questo errore è stato condiviso sia dai paesi poveri sia da quelli ricchi.

Il primo requisito per lo sviluppo economico, in ogni paese, è una popolazione istruita e, dunque competente, oltre che socialmente ed economicamente motivata...

Anche la necessità di una tranquillità interna e di un governo stabile, responsabile e almeno in parte onesto venne inizialmente data per scontata nei paesi ricchi. Era questa una condizione di base riconosciuta per il progresso economico...vale ancora oggi: 

Niente può compromettere il successo dello sviluppo più di un governo incapace, irresponsabile e corrotto;

Niente pone fine più efficacemente allo sviluppo, niente è anzi in grado di ribaltarlo più efficacemente di quanto possono fare i conflitti interni. 

I conflitti tribali vengono esacerbati dalla povertà. 

Gli errori commessi in nome della solidarietà dai paesi ricchi sono da porsi in stretto rapporto con le circostanze negative già esistenti all'interno dei paesi poveri, che finiscono in tal modo per essere aggravate.

Il primo errore è stato quello di credere che ciò che materialmente esisteva nelle economie avanzate potesse venire trasferito nei paesi poveri, e che questi avrebbero automaticamente conseguito uno sviluppo economico...questa convinzione era in profondo conflitto con la realtà e i bisogni. 

Nei paesi poveri e nei primi stadi dello sviluppo sia il capitalismo sia il socialismo sono del tutto irrilevanti;...perchè mancano, sia per l'uno sia per l'altro, il substrato umano sorretto dall'istruzione e la disciplina sociale...un governo stabile è un requisito fondamentale per lo sviluppo economico". 

Galbraith

"E' difficile rompere il circolo tra il religioso e il sociale. Francesco venne riassorbito mentre Gesù rifondò. Anche Gesù ha prodotto una Chiesa in cui il cerchio si é appunto ricostituito. Anche Lutero o Calvino, che hanno costruito Chiese, hanno riprodotto il circolo.

Dio si fa presente all'uomo. L'esperienza religiosa non é preceduta neanche dal desiderio della medesima. Dio abita solo il cuore dell'uomo, non vi é altro luogo in cui Dio abiti".

Don Gianni Baget Bozzo