martedì 2 novembre 2010

947 di 2013 , il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 947 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento. Avvertimento. Primo post-scriptum. "Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. Costoro, infatti, non servono Cristo Nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici.

La fama della vostra obbedienza è giunta dovunque; mentre quindi mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e immuni dal male. Il Dio della pace stritolerà ben presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi.

Ultimi saluti. Secondo post-scriptum. Vi saluta Timoteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosipatro, miei parenti. Vi saluto nel Signore anch'io, Terzo, che ho scritto la lettera. Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto.

Dossologia. A colui che ha il potere di confermarvi secondo il Vangelo che io annunzio e il messaggio di Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni, ma rivelato ora e annunziato mediante le scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le genti perchè obbediscano alla Fede, a Dio che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli dei secoli. Amen". San Paolo, Lettera ai Romani, 16, 17-27

La Lettera ai Romani di San Paolo, a brani sparsi, è riportata integralmente nel Poema visivo del XXI secolo, perchè per il Cristianesimo è un testo paradigmatico, più antico (come tutte le Lettere di Paolo) dei vangeli. E' un testo pervaso da numerosi interrogativi teologici, un testo che suscita molte domande alle quali cerco di dare una risposta proprio attraverso le immagini del Poema. 

Qui sta la novità : un Poema visivo che risponde ed illumina con chiarezza un testo di San Paolo. 

Infatti, è proprio dell'opera d'arte portare luce nel mistero, arrivando così a manifestarlo ed a renderlo un fatto compiuto. Certo, sono passati duemila anni, ma ogni cosa ha i suoi tempi di maturazione, e la Storia della Salvezza insegna questo : Tutto arriva a compimento al momento giusto. 

Nè prima, nè dopo. 

Stefano Armellin 2013

"Il Papa non è un monarca assoluto la cui volontà è legge; ma piuttosto il custode dell'autentica tradizione e perciò il primo garante dell'obbedienza. Non può fare ciò che vuole, e proprio per questo può opporsi a coloro che intendono fare ciò che vogliono...

Nella riforma liturgica non deve spettare agli esperti l'ultima parola...

Oggi, dopo la vasta razionalizzazione della liturgia nella prima fase della riforma, si è di nuovo alla ricerca di forme di solennità, di -atmosfere- mistiche e di una certa sacralità. 

Nella liturgia non si tratta di noi ma di Dio.

La dimenticanza di Dio è il pericolo più imminente del nostro tempo. 

A questa tendenza la liturgia dovrebbe opporre la presenza di Dio...

In ogni riforma liturgica e in ogni celebrazione liturgica il primato di Dio dovrebbe sempre occupare il primissimo posto". Joseph Ratzinger

"E' certo che Francesco De Vitoria grazie a una solida formazione tomistica e messo in stato d'allerta dai religiosi domenicani missionari nelle Indie, fa progredire la riflessione teologico-giuridica verso quello che sarà chiamato il diritto delle genti o Diritto internazionale.

Vitoria permetteva l'azione di guerra, quantunque moderata, contro gli indios.

Cristo ci parla a partire dall'indio...1965/1968 la Teologia della Liberazione che nasce poco prima di Medellin affonda le sue radici in questi anni. Come ogni Teologia, essa non é altro che la presa di coscienza in comunione ecclesiale che una generazione cristiana fa della sua Fede in un momento dato della sua storia.

Una Chiesa che affonda le sue radici nel popolo che strappa il Vangelo dalle mani dei grandi di questo Mondo e impedisce la sua utilizzazione come elemento giustificatore di una situazione contraria alla volontà del Dio liberatore.

Trovare un nuovo linguaggio popolare per comunicare la Parola. Essere cristiani non é in primo luogo credere in un messaggio, ma in qualcuno. A partire dai poveri della società latinoamericana comprenderemo il vero senso e l'esigenza biblica della difesa dei diritti umani.

Questo compito é un'espressione dell'annuncio del Vangelo". Gustavo Gutiérrez

Fra un mese viene Papa Francesco a Pompei. Stefano Armellin, Pompei, venerdì 20 febbraio 2015