lunedì 22 novembre 2010

967 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 967 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento. " Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perchè in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati". Genesi, 2, 1- 4a

"Preoccuparsi di che cosa ? Del successo, dell'organizzazione della mancanza di mezzi ? Fate che il vostro amore sia vero, poi vedrete le tenebre dissiparsi.

E' un fatto: E' sufficiente che nella storia cristiana appaia un Santo e subito vedete quanto benessere crea. Tale atto di Fede assoluta e di pieno amore fa succedere queste cose. La condizione di ciò ? Una sola, quella di amare.

Noi che vogliamo essere celebrati per il poco di amore che diamo agli altri, siamo fuori dell'amore di Cristo. Diamo invece il massimo di noi stessi e vedremo allora sorgere la luce.

La fraternità non può essere imposta, essa è il risultato di una maturazione interiore.

-Chi crede in me farà le stesse opere che io compio- Giovanni, 17,12

Se io non amo, come il Cristo vuole ch'io ami, sono responsabile di tutto il male che è nella terra. 

Ed ogni cristiano ha sulle spalle questo gravissimo peso, di tenere la propria Chiesa in uno stato difettoso e di compromesso. 

Più che di armi, più che di compromessi politici, più che di potere terreno, la Chiesa ha bisogno di cristiani capaci di consumarsi in questo amore di Cristo ". 

David Maria Turoldo

"Il Perdono richiede un sovrappiù di lavoro della memoria. L'attore principale degli avvenimenti che feriscono la memoria, l'autore dei torti, può soltanto chiedere perdono; ancora, deve affrontare il rischio del rifiuto.

Ma queste domande di perdono, per quanto siano onorevoli e coraggiose, toccano davvero la radice delle sofferenze ?

Bisogna mettersi in guardia contro il perdono facile. La pretesa di esercitare il perdono come un potere, senza essere passati attraverso la prova della richiesta di perdono e, peggio ancora, del rifiuto del perdono, innesca una serie di trappole.

Ciò di cui c'é bisogno é un nuovo rapporto con la colpa con la perdita.

La ricerca di questo nuovo rapporto passa attraverso una rivalutazione dell'idea di dono, che sta alla base dell'idea di per-dono.

Donare e perdonare. Non é un caso se il perdono é semanticamente accostato al dono in molte lingue : Pardon; Vergebung ; Forgiving ; ma anche l'idea di dono ha le sue trappole.

Cioé quella per cui il mio nemico divenga un giorno mio amico. Ciò che ci si attende dall'amore é che converta il nemico in amico.

-E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete ? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete ? Anche i peccatori concedono i prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.

Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli é benevolo verso gl'ingrati  e i malvagi-. 

Luca, 6,32-35

L'ospitalità universale costituisce in realtà l'approssimazione politica all'amore evangelico dei nemici; il perdono difficile, si tratta di sciogliere dei nodi: Riconciliazione uguale mutuo perdono.

Infine, accettare che ci sia una perdita. Fare sulla colpa stessa il lavoro del lutto". 

Paul Ricoeur Op.Cit.