lunedì 13 dicembre 2010

988 di 2013 ; Giuditta

Stefano Armellin con il pezzo 988 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Giuditta "Nonostante le rivalutazioni si continua a ignorare che Leopardi è uno dei più grandi pensatori dell'Occidente. 

Ma soprattutto si perde di vista che egli apre l'ultimo tratto del -sentiero della Notte- e vede dove il sentiero conduce.

Vede il futuro essenziale dell'Occidente l'approssimarsi del paradiso della civiltà della tecnica e l'inevitabilità del suo fallimento. 

Attraverso il suo pensiero l'Occidente scorge il senso del proprio movimento storico e dove esso conduce.

L'autentica filosofia dell'Occidente nella sua essenza e nel suo rigoroso e più potente sviluppo, è la filosofia di Leopardi". Emanuele Severino

"Chi voleva gettare i ponti verso un Mondo puro non solo doveva sapere più degli altri ma doveva fare anche di più per gli altri". Borst

"Rispetto ai Greci, tutti i pensatori dell'Occidente -anche Schelling, Kant, Leopardi; anche Galileo e Einstein - sono epigoni. Ma Leopardi è il grande epigono che, mezzo secolo prima di Nietzsche, sta alla svolta che conduce fuori dalla tradizione della nostra civiltà;

Non si limita ad osservare per primo il curvarsi della strada : è il primo di coloro che producono la curvatura e vede dove essa conduce". Emanuele Severino

"Tra le quasi 130 persone che vennero santificate nell'VIII secolo il 97% apparteneva alla nobiltà...

Nel XII secolo su 290 beatificati solo l'esatto 10% proveniva dai ceti medio e basso...

La tentazione maggiore non era il contatto con le donne bensì il potere spirituale sugli uomini, la carriera che risaliva la piramide gerarchica dei prelati, l'attaccamento a certe posizioni giuridiche". Borst

"La SS.Trinità, e quindi anche l'umanità di Cristo, vogliono ciò che è giusto, cioè il successo del piano creativo, che ugualmente implica sia il compimento del numero di salvandi, sia la punizione dei peccatori.

Dicendo che Dio deve mantenere le sue promesse aiutando i deboli e premiando i meriti, non si afferma che l'uomo ha diritto di fronte a Dio, ma che Dio deve a se stesso essere fedele, perchè ciò corrisponde alla sua natura.

Sarebbe contrario all'ordine oggettivo voluto da Dio se un peccato restasse impunito". 

Flick - Alszeghy