giovedì 16 dicembre 2010

991 di 2013 ; L'Italia in Croce

Stefano Armellin con il pezzo 991 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : L'Italia in Croce. "Il poeta è sempre in cammino...

Il poeta latino viene escluso dal corso quotidiano della vita già durante la sua maturazione. 

Acquisire maestria nella lingua e letteratura latina vuol dire una lunghissima formazione nelle arti liberali ed anni di duro lavoro". Borst

"La persona umana è fine e non strumento dell'ordine sociale; la Religione è il culmine e il perfezionamento della vita personale e dell'aspirazione alla verità". Karol Wojtyla

"Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite quelli che vi maledicono, pregate per coloro che vi fanno del male". Luca 6, 27-28

"Dio ama i suoi nemici, ama i senza Dio; non perchè questi vogliono fare a meno di Lui, ma perchè Egli non può fare a meno di loro e perchè, conseguentemente, anch'essi non possono fare a meno di Lui; l'uomo non ha che uno scopo: vivere eternamente in comunicazione con Lui". Karl Barth

"Teresa da sola non vale niente. Con la grazia di Dio vale molto. Con la grazia di Dio e molti soldi, è capace di fare tutto". Santa Teresa d'Avila

4.116 "Tutto ciò che possa essere pensato può essere pensato chiaramente. Tutto ciò che può formularsi può formularsi chiaramente".

5.6 "I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio Mondo"

100. "Mi è facile, però, escogitare circostanze in cui ciò che per noi è irrilevante può assumere, invece, grande importanza". Ludwig Wittgenstein

L’impressione delle stimmate visibili e invisibili 9, di Padre Felice Artuso
San Pio di Pietrelcina (1887-1968), frate cappuccino, si concentra sovente sugli aspetti della Passione del Signore, provandone dolore e gioia. 

Nel 1910, anno della sua ordinazione presbiterale, riceve le stimmate invisibili e tenta di lenire il gran bruciore nelle mani, agitandole con insistenza. 

Ignara del fenomeno mistico, sua madre gli chiede con tono ironico, se sta suonando la chitarra. Negli anni seguenti prova settimanalmente i dolori della flagellazione e della coronazione di spine. 

Nell’agosto 1918 sperimenta la trasverberazione. Dopo la celebrazione eucaristica dello stesso anno, mentre prega davanti al crocifisso del coro di San Giovanni Rotondo, entra in estasi: vede dei raggi folgoranti che gli trafiggono le mani, il costato ed i piedi. 

Sulle mani e sui piedi appaiono dei fori larghi un centimetro e mezzo. 

Sul suo petto si apre una ferita a forma di croce rovescia. 

Pio sviene dallo strazio e si accascia. 

Ripresa la coscienza, prova un senso di grande smarrimento, costatando le ferite e il copioso sangue. Scrive pertanto al suo superiore, P. Benedetto: «Era la mattina del 20 dello scorso mese in coro, dopo la celebrazione della Santa Messa. … Mi vidi dinanzi un misterioso personaggio … che aveva le mani, i piedi ed il costato, che grondava sangue. La sua vista mi atterrisce. … Mi sentivo morire. … La vista del personaggio si ritira ed io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano sangue. 

Immaginate lo strazio che sperimentai allora e che vado sperimentando continuamente quasi tutti i giorni. La ferita del cuore gitta assiduamente del sangue, specie dal giovedì a sera sino al sabato. … Temo di morire dissanguato» .
 
Le stimmate continuano a sanguinare e a tratti emanano lucentezza e profumo. 

Pio chiede al Signore che gli tolga questi segni, ma non scompaiono. 

Per cinquant’anni indossa pertanto i mezzi-guanti e le calze, per nasconderli al pubblico curioso e fanatico. 

Non riuscendo a camminare con la normale lestezza, talora si serve di una carrozzella. Due anni prima del suo decesso le stimmate iniziano a rimarginarsi. 

Riappaiono sulle palme delle mani alla vigilia della morte, ma guarisce in fretta e muore senza esternare alcuna lesione. 

Aveva supplicato il Signore di liberarlo dalle stimmate visibili. Egli l’ha esaudito nel giorno del transito alla vita del Cielo .
 
Per mantenere la segretezza del prodigio, i superiori espongono il defunto Pio, coperto con i guanti e con le calze, Nel sepolcro la salma rimane quasi incorrotta e all’esumazione del 2008 non emana alcun odore. Mediante questo segno Dio rafforza la nostra attesa nella risurrezione della carne .

Padre Felice Artuso