sabato 2 aprile 2011

1099 di 2013; Alcolizzata

Stefano Armellin con il pezzo 1099 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Alcolizzata

"Per qual cagione le donne sono ordinariamente maliziose, furbe, raggiratrici, ingannatrici, astute, impostore, e nella galanteria, e nella devozione, e in tutto ciò che imprendono, e in qualunque carriera si mettono ?

Perché acquistano così presto e l'inclinazione e l'arte d'ingannare, dissimulare, fingere, cogliere le occasioni ecc.ecc. ?

Perché l'astuzia di una donna di mediocre talento e pratica di Mondo, vince bene spesso l'arte e la furberia dell'uomo il più capace per natura e per esercizio ?

Crediamo noi che l'ingegno delle donne sia naturalmente e meccanicamente disposto ad amare, e facilmente acquistare queste qualità, a differenza dello spirito degli uomini ? (2260)

Il Mondo deride chi fedelmente e sinceramente osserva i suoi doveri, o prova effettivamente e segue i sentimenti dettati dalla natura e dalla morale ;

La lingua italiana ha un'infinità di parole ma soprattutto di modi che nessuno ha peranche adoperati. Ella si riproduce illimitatamente nelle sue parti. Ella é come coperta tutta di germogli, e per sua propria natura pronta sempre a produrre nuove maniere di dire". 
Giacomo Leopardi, 5 febbraio 1822 dallo Zibaldone di pensieri

"Esemplare, per me personalmente, é il pittore di Lucerna Max Von Moos recentemente scomparso, il quale in circa mille quadri e ventimila disegni aveva trasformato, con mezzi stilistici surrealisti in immagini e messaggi terrificanti l'intera opera di una vita piena notevoli pensieri onirici e di visioni orrende". Hans Kung

LA SEQUELA DI GESÙ CRISTO NELLA CONSACRAZIONE RELIGIOSA, di Padre Felice Artuso
I fondamenti biblici della vita religiosa
La Sacra Scrittura racconta la storia del Popolo, che Dio si è eletto, per unirlo a sé ed elevarlo ad uno stile di vita più umano. 

Parla di Abramo, che abbandona la terra nativa, intraprende un lungo cammino, supera dolorose prove e attende l’attuazione delle promesse divine (Gn 22,1-17). 

Descrive Mosè, che docile alle iniziative di Dio, libera i suoi consanguinei dall’oppressione egiziana, li prepara ad entrare nella Terra promessa e li educa a praticare una forma di vita organizzata e contemplativa (Es 13,17ss). 

Presenta Geremia, che prende coscienza di svolgere una missione profetica in Israele (Ger 1,4-5). Mite e socievole, rimane celibe, per testimoniare ai suoi connazionali che esistono altri modi di fecondità e di prosperità (Ger 16,1-4). Prefigura Gesù Cristo, fonte di grazia e di benedizione.
 
Inviato dal Padre (Gv 19,36; At 10,38) e consacrato dallo Spirito Santo (Lc 4,18), il Figlio prediletto nasce da Maria vergine. Entra nel Mondo, generato da colei che ha incontrato Dio e si è preoccupata di servire Lui e l’umanità. 

Inizia la vita terrena in uno stato di assoluta povertà. 

Nell’infanzia e nella prima giovinezza onora i suoi genitori, stando sottomesso a loro (Lc 2,51). Prega, lavora, si conforma alle sane abitudini della gente e occulta la Sua divinità. 

Intrapreso il ministero pubblico, assume uno stile talmente povero da non saper dove posare il capo (Mt 8,20). 

Attesta che Dio lo ha consacrato e inviato ad annunciare il Vangelo di liberazione alle persone, che incontra nei suoi frequenti spostamenti (Lc 4,16-21). 

Mantiene con il Padre celeste una relazione di piena comunione e di costante collaborazione. Senza contraddirsi, può affermare di se stesso: «Io e il Padre siamo una cosa sola... Il Padre è in me ed io nel Padre... Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e di compiere la Sua opera» (Gv 10,30; 17,21). 

Nei singoli incontri s’identifica sempre con i piccoli, gli esclusi e gli ammalati d’ogni età (Lc 7,18-23). Dichiara che essi sono beati, perché si trovano nella situazione di poter accogliere con più prontezza il suo Vangelo (Mt 5,3; Lc 6,20). segue

Padre Felice Artuso