venerdì 27 maggio 2011

1154 di 2013 ; Da Van Gogh ad Armellin

Stefano Armellin con il pezzo 1154 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Da Van Gogh ad Armellin . 

Variazione su contadina che raccoglie il frumento di Vincent Van Gogh, luglio 1885 Nuenen.
"L'esperienza insegna che anche il più modesto avvenimento si svolge in modo diverso da quello immaginato ". Mann

"L'Anticristo é un Profeta armato un signore della guerra che impone il suo predominio finché sarà vinto dal vero Cristo della Seconda Venuta". Cardini

"Un vescovo deve essere un saggio uomo di governo, che avrà l'accortezza di circondarsi di buoni teologi, canonisti, amministratori ecc. gli astri non sono spesso adatti alla guida armonica di una diocesi". Pio XII

"Mussolini non era un uomo eccezionale; erano i suoi avversari eccezionalmente inefficienti. Mussolini era solo un interprete attentissimo dei nostri difetti atavici". Sforza

"Ancora oggi essere cristiano in un paese arabo significa essere un cittadino di seconda categoria". De Marchi

"La situazione nella quale vive l'uomo contemporaneo é caratterizzata da una vasta e complessa condizione di schiavitù in campo morale. Il peccato dispone oggi di mezzi di asservimento delle coscienze ben più potenti e insidiosi che nel passato...". Giovanni Paolo II 1990

Niente spese superflue. Produrre in economia ma produrre; Più qualità che quantità. Sapersi accontentare e pregare. Stefano Armellin 1990

"Quella dell'informazione é oggi una delle più pericolose strutture di peccato...
Per paradossale che sembri, l'attuale sistema informativo é uno dei grandi ostacoli alla marcia dei popoli verso la libertà. 
E' questo il peccato strutturale contro cui é giusto mobilitarci". Padre Ernesto Balducci

La vita consacrata secondo il Concilio Vaticano II e i recenti documenti ecclesiali 1, 
di Padre Felice Artuso

Nessun Concilio ecumenico ha elaborato un’articolata definizione della vita consacrata e l’ha corretta da quelle concezioni, che risultavano imprecise e ambigue. 

Solo il Concilio Vaticano II cerca di descriverne l’essenza e purificarla dalle diverse inesattezze. 

Asserisce che essa è una consapevole qualificazione e sviluppo della grazia, scaturita dall'iniziazione battesimale. «Ha le sue profonde radici nella consacrazione battesimale e ne è un’espressione perfetta» (PC 5). 

Inserisce i religiosi professi nel mistero Trinitario, nell’universale chiamata alla santità e nel cammino di Fede di ogni cristiano. 

Attribuisce alla loro speciale vocazione uno statuto teologico, basato su Dio Padre, che chiama quelli che ha scelto. 

Chiede a loro di seguire Gesù sull’ardua via del Calvario e dargli una gioiosa.
 
Se essi corrispondono alla chiamata del Padre celeste, rinunciano ai privilegi mondani e, spinti dalla forza dello Spirito Santo, intrecciano con Gesù Cristo un’inscindibile comunione d’amore. 

Ascoltano la Sua Parola, lo toccano, lo contemplano, lo pregano e lo seguono come unico valore, vanto e speranza. 

Riproducono in se stessi la sua forma di vita casta, povera e obbediente (PC 1). 

Praticano i suoi consigli evangelici come regola suprema (PC 2), contribuiscono a «radicare e consolidare negli uomini il Regno di Cristo e a dilatarlo in ogni parte della terra» (LG 43). 

Sono così un dono insigne a tutta la Chiesa, perché rappresentano una componente del popolo in cammino verso la risurrezione finale e la Gerusalemme celeste. 

Evocano in modo eminente i beni, che Dio ha promesso ai suoi servi fedeli e preannunziano l’ingresso nella gloria eterna (LG 42, 44; PC 5). Segue

Padre Felice Artuso