sabato 28 maggio 2011

1155 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1155 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento. STORIA DI ABRAMO. 

"Abramo riprese e disse : Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...
Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città ?

Rispose : Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque.

Abramo riprese ancora a parlargli e disse : Forse là se ne troveranno quaranta.

Rispose : Non lo farò per riguardo a quei quaranta.

Riprese : Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora : forse là se ne troveranno trenta.

Rispose : Non lo farò se ne troverò trenta.

Riprese : Vedi come ardisco parlare al mio Signore ! Forse là se ne troveranno venti.

Rispose : Non la distruggerò per riguardo a quei venti.

Riprese : Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola ; forse là se ne troveranno dieci.

Rispose : Non la distruggerò per riguardo a quei dieci.

Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione". Genesi, 18, 27-33


La vita consacrata secondo il Concilio Vaticano II e i recenti documenti ecclesiali 2, 

di Padre Felice Artuso

Il Concilio Vaticano II afferma che i religiosi sono chiamati a partecipare alla missione universale della Chiesa: «I consigli evangelici... congiungono i loro seguaci alla Chiesa ed al suo ministero... La loro vita spirituale deve essere consacrata al bene di tutta la Chiesa» (LG 44). 

«Riconosce di buon grado i meriti e ringrazia Dio, per i tanti sacrifici da loro affrontati per la gloria di Dio e il servizio delle anime» (AG 40). 

Esorta i religiosi a «vivere per Cristo e per il suo corpo che è la Chiesa» (PC 1), mettendosi «a completo servizio della sua missione» (PC 6). 

«I religiosi corrispondano alla loro vocazione di seguire Cristo e di servirlo nelle sue membra» (PC 8).

Reputando necessario un loro rinnovamento spirituale e apostolico, ordina che compiano questi quattro percorsi: 

1) Ritornare alle fonti bibliche; 
2) Approfondire e precisare il proprio carisma; 
3) Riconoscere i diritti fondamentali di ogni persona; 
4) Aprire il proprio cuore ai bisogni e alle attese degli altri (PC 2; 18). 

Immettendosi su queste direzioni, possono dimostrarsi ai contemporanei, produrre copiosi frutti di bene e riscuotere un’alta stima.

Il nuovo Codice di Diritto canonico riconosce che la vita consacrata, suscitata dall’azione dello Spirito Santo, esige il distacco dalla mentalità mondana, la perseverante dedizione a Dio e l’amorosa sequela di Gesù Cristo, vero maestro di vita. 

Esalta la dimensione comunitaria, orante, fraterna, servizievole e apostolica dei religiosi. 

Precisa che il voto di castità, tanto denigrato dall’individualismo odierno, comporta la rinuncia dei piaceri corporali e delle gioie familiari, inoltre è «segno della vita futura e fonte di una più ricca fecondità nel cuore indiviso, comporta la perfetta continenza nel celibato» (c 599). 

Ammette che il voto di povertà volontaria è «imitazione di Cristo, che essendo ricco si è fatto povero per noi… comporta la limitazione e la dipendenza nell’usare e nel disporre dei beni» (c 600). 

Asserisce che il voto d'obbedienza, «accolto con spirito di Fede e di amore per seguire Cristo obbediente fino alla morte, obbliga a sottomettere la volontà ai superiori legittimi, quali rappresentanti di Dio» (c 601). 

Segue

Padre Felice Artuso