lunedì 1 agosto 2011

1220 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1220 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

GIOVANNI 

"In principio era la Parola, la Parola era presso Dio e la Parola era Dio ( Vangelo di Giovanni 1,1)
Il primo Vangelo si apre con la genealogia di -Gesù il Messia, figlio di David, figlio di Abramo- (Matteo 1,1), l'ultimo con questa genealogia di Gesù -Parola- di Dio.

Non abbiamo un'espressione capace di rendere i contenuti di un termine ebraico (Sir Prologo) come 'davàr' - 'parola' inseparabile dal suo compimento -; e non l'aveva neppure il quarto evangelista, che scrivendo in greco era condannato a scrivere 'logos' ( o 'Logos'), termine troppo legato alle filosofie pagane, 

come noi siamo condannati a tradurlo con un teologico 'Verbo', o con una 'parola' ( o 'Parola') consumata da troppi usi insignificanti.

E' penoso aprire il Vangelo di Giovanni e trovarsi subito di fronte questo davàr-omer-logos-Logos-Verbum-Verbo-Parola-parola, a proposito del quale nessuno potrebbe sperare di riuscire a leggere neppure la millesima parte di quello che é stato scritto.

Che cosa si esprime, o piuttosto che cosa si nasconde ormai da troppi secoli dietro questa parola 'Parola' ?". Sergio Quinzio, Op. Cit. pp. 547

"L'alternativa all'instabilità permanente di un sistema diventato per la prima volta globale, unico per tutto il pianeta, e in cui sono presenti armi di sterminio senza precedenti, sarebbe "sostituire la sicurezza basta sulla forza" : ciò vorrebbe dire la fine della rivalità tra i grandi blocchi...

O, più sicuramente, la creazione di uno Stato universale, di un governo mondiale.

Il realismo politico é autentico quando non si limita agli interessi materiali prevedibili, ma prende in considerazione -le passioni, le follie, le idee e le violenze del secolo"...". Rizzo 1984

"La biochimica di un essere umano é altamente sensibile alle circostanze sociali". R.Laing

"E' difficilmente contestabile il fatto che non é possibile curare la mente che é l'organo che sintetizza cultura, prescindendo dalla cultura che é il lavoro della mente". Galimberti