domenica 4 settembre 2011

1254 di 2013 ; Toni Ligabue

Stefano Armellin con il pezzo 1254 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Toni Ligabue 

"GIOVANNI...

Un demonio può forse aprire gli occhi ai ciechi ? (Vangelo di Giovanni 10,21). Oggi si, tutti i giorni, usando gli occhi dei morti". Sergio Quinzio Op.Cit. pp.562
"Se cala una fitta nebbia fermarsi ed attendere con calma. Il più delle volte la nebbia si dirada in breve tempo e la visibilità migliora". Fuchs

"Gli atleti di spicco, raramente sono degli artisti o degli intellettuali, cosa questa, tra parentesi, su cui val la pena di riflettere.

Possiamo ipotizzare che il primo uomo le cui origini possiamo ora individuare in Sudafrica cinquecentomila anni fa giocasse e si esercitasse in modi alquanto diversi.

La fantasia del genere umano può ben essere stata molto più creativa di quanto siamo preparati a riconoscere.

L'intento di tutta l'arte pubblica mesopotamica era dimostrare a tutti la capacità e la forza della classe dominante e così intimidire i suoi potenziali nemici...

Gli sport che hanno lasciato delle tracce...erano paramilitari e aristocratici. Lo sport era inteso a conservare la forma fisica delle classi dominanti e proclamare a mo' di propaganda il loro minaccioso potere.

Gli sport con pubblico risalgono all'epoca preistorica e non sono appannaggio esclusivo delle culture cittadine. Uno dei tratti caratteristici della cultura greca, a partire dall'epoca micenea, era che per un eroe fosse cosa positiva, anzi necessaria, distinguersi in campo atletico.

Per San Paolo la vita di un cristiano devoto ha alcuni degli aspetti di un'incessante gara sportiva. Il talento atletico, potenziale o dimostrato, era un bene prezioso nel commercio economico e politico della Grecia.

Per un grande atleta greco una gara in cui vi fossero premi solo di natura sentimentale era una gara a cui non valeva la pena di andare a partecipare.

La legione romana rappresentò uno stupefacente successo, su cui si fondò il periodo di pace più lungo che l'Europa civilizzata abbia mai conosciuto. La tecnica della legione non rimase immutata ma si evolvette strategicamente, cambiando di pari passo coi cambiamenti politici e sociali, lungo un arco di quasi mille anni.

I giochi olimpici divennero parte della politica culturale dei romani. In tutta la loro storia i cinesi hanno praticato più sport di qualsiasi altro popolo.

L'alta cultura giapponese era un adattamento delle culture molto più antiche della Cina e della Corea. Ciò che avvenne lì fu molto simile all'adozione da parte degli incolti romani repubblicani dell'insieme dell'alta cultura ellenistica.

Se l'impero cristiano sopravvisse alla minaccia musulmana ed europea fu grazie al suo sistema fiscale e amministrativo efficace e al grande esercito aperto alle innovazioni nel campo della tecnologia militare.

1500/1750. La conservazione delle conoscenze e il progresso della filosofia erano affidati alle scuole e alle università monastiche, tuttavia i protettori e gli ispiratori della poesia di corte, della musica formale e delle arti superiori rimanevano gli aristocratici.

L'aristocrazia europea dominò la scena politica internazionale sino al 1914...

Il vero sport dell'aristocrazia medievale era la guerra. 

Le regole o i modi di comportamento della aristocrazia erano simili su tutto il vasto territorio europeo. 

In quasi tutte le società il più forte, il più veloce, il più preciso o abile é oggetto d'ammirazione.

Lo sport aristocratico era cosmopolita. 

A parte i messaggeri, i venditori ambulanti e i marinai, i nobili erano gli unici a viaggiare. 

Lo sport mirante alle alte prestazioni regolamentato democratico e rappresentato in forma teatralizzata ben si adatta alle esigenze spirituali e mitiche di una società in rapida industrializzazione.

I record sportivi internazionalmente riconosciuti e onorati erano simboli vividi benché astratti, atti a santificare il principio del successo della società industriale; col loro essere sempre superati, essi fornivano una irrefutabile prova dell'inarrestabile avanzare del progresso.

Gli eroi dello sport, e l'aura mitica che li circonda, hanno mascherato la corruzione sempre presente nello sport ad alto livello e sono stati un fattore di ritardo sociale. 

Il potere e il denaro nello sport americano rimangono nelle mani degli organizzatori e dei manager nonché dei finanziatori dietro le quinte, dove i neri sono quasi assenti.

Ai ragazzi neri si renderebbe un servizio di gran lunga migliore se li si spronasse a diventare presidenti di banca e chirurghi. E' sbagliato pensare che le illusioni relative allo sport per gli atleti neri siano limitate ad essi. In America (come in tutti i paesi capitalisti) la carriera di un atleta sia egli nero o bianco, maschio o femmina, é sempre difficile, sia come durata che in senso economico". Mandell