mercoledì 14 dicembre 2011

1356 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1356 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

"E' necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio" At 14,22

"Tutta la vita di Cristo fu un insegnamento continuo: i suoi silenzi, i suoi miracoli, i suoi gesti, la sua preghiera, il suo amore per l'uomo, la sua predilezione per i piccoli e per i poveri, l'accettazione del sacrificio totale sulla Croce per la Redenzione del Mondo, la Sua Risurrezione, sono l'attuazione della Sua Parola e il compimento della Rivelazione". Catechismo Chiesa Cattolica

"5.136 Gli eventi del futuro non possiamo arguirli dai presenti.

4.128 Le forme logiche sono senza numeri. 
Perciò in logica non vi sono numeri privilegiati e perciò non v'é monismo o dualismo filosofico...

4.116 Tutto ciò che possa essere pensato può essere pensato chiaramente tutto ciò che può formularsi  può formularsi chiaramente". Wittgenstein

"Una seconda tecnica per sventare il pericolo di legami affettivi fra attori e pubblico é quella di cambiare periodicamente pubblico. 

Così i gestori di stazioni di servizio venivano periodicamente trasferiti da una stazione all'altra per prevenire la formazione di forti legami personali con determinati clienti.

Era infatti stato rilevato che quando era possibile la formazione di tali legami, il gestore talvolta anteponeva gli interessi di un amico bisognoso di credito a quelli della ditta.

Direttori di banca e ministri del culto venivano regolarmente trasferiti per simili motivi...

meno sono i membri e minore é la possibilità di errori, -difficoltà e tradimenti-...

lealtà, disciplina, circospezione". E Goffman

San Benedetto di Norcia (480-547) b
Padre Felice Artuso

Esperto nella direzione spirituale, scrive la Regola monastica, giudicata una sapiente sintesi delle normative dei precedenti fondatori. 

Conferisce una struttura cenobitica alla comunità e ai monaci indica i sette gradini dell’umiltà, per conformarsi a Gesù, morto e risorto.
 
Stabilisce che essi rinneghino se stessi, coltivino un amore sponsale per Gesù Cristo, si dedichino alla lettura pregata della Bibbia, alla meditazione delle celebrazioni liturgiche, allo studio della dottrina dei Padri e ai ritmi quotidiani della salmodia corale, del lavoro e del riposo.

Nel prologo alla Regola scrive che il monachesimo è «una scuola del servizio del Signore» e una condivisione delle sofferenze di Gesù: «Così, non allontanandoci mai dagli insegnamenti di Dio e perseverando fino alla morte nel monastero in una fedele adesione alla sua dottrina, partecipiamo con la nostra sofferenza ai patimenti di Cristo per meritare di essere associati al suo regno» . 

Il monaco si configura a Gesù, umile e glorioso, attuando queste scelte: «Prima di tutto amare il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima; poi il prossimo come te stesso… 

Rinnegare completamente se stesso per seguire Cristo; mortificare il proprio corpo, non cercare le comodità, amare il digiuno… 

Rendersi estraneo al mondo alla mentalità del mondo; non anteporre nulla all’amore di Cristo» . 

Benedetto dispone che durante la Quaresima il monaco sia più penitente in vista della Pasqua: 

«Anche se è vero che la vita del monaco deve avere sempre un carattere quaresimale, visto che questa virtù è soltanto di pochi, insistiamo particolarmente perché, almeno durante la Quaresima ognuno vigili con gran fervore sulla purezza della propria vita, profittando di quei santi giorni per cancellare tutte le negligenze degli altri periodi dell’anno…

Perciò durante a Quaresima aggiungiamo un supplemento al dovere ordinario del nostro servizio… ed ognuno attenda la santa Pasqua con l’animo fervente di gioioso desiderio» . 

Scolastica, sorella di Benedetto, fonda dei monasteri femminili e stabilisce che le monache osservino la Regola di suo fratello. Segue

Padre Felice Artuso