lunedì 9 gennaio 2012

1381 di 2013 ; Dicono che è una mostra diversa dalle solite, un evento singolare

Stefano Armellin con il pezzo 1381 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Dicono che è una mostra diversa dalle solite, un evento singolare 

"In poche parole, si tratta di un cambiamento di orizzonte e di dimensioni che non potevano prevedere né le parti interessate né le loro vittime. 

Un tale cambiamento, se così posso esprimermi, comporta necessariamente gravi danni sociologici.
L'avvenire apparterrà a colui che, al più presto, si sottrarrà all'anacronismo per rispondere all'appello di una storia che superi il conflitto...

Gli Arabi non hanno più quel sentimento di arabismo apocalittico che si é dimostrato in varie circostanze, incapace di risolvere il problema.

Le loro nazioni hanno una esistenza infinitamente più concreta che dopo la II guerra mondiale, l'epoca della fondazione della Lega araba. 

Ben oltre la perdita territoriale e gli insuccessi subiti, la questione palestinese rappresenta la continuità dell'ingiuria, la menzogna dei politici, la sfida ripetuta dell'imperialismo alla libertà.

Lo si voglia o non lo si voglia, gli arabi, sottratti per tanto tempo al gioco della politica internazionale ora ne sono compartecipi e vi daranno un contributo sempre crescente. 

L'avvenire sarà severo verso coloro, politici o ricercatori, che non lo avranno compreso abbastanza presto.

Il petrolio si può a volte quasi in astratto, dissociare -asportandolo- dalla storia dei suoi produttori; non così per il petrolio arabo che serve ormai alla costruzione degli arabi. 

La novità non risiede quindi nelle cose, ma nel significato che hanno improvvisamente assunto.

I loro nemici hanno un bel dire, gli arabi non si lasciano comprare.

Ma il desiderio di pienezza e di perfezione umana é forse anche più profondo in essi di quanto non lo sia negli altri. 

La passione per la ragione ed anche per il raziocinio prorompe dunque presso gli arabi". J.Berque 

"Elaborare anche fisicamente dei tipi nuovi d'umanità.

L'umanità si pone sempre solo quei compiti che essa può risolvere;

Nessuna forma sociale vorrà mai confessare di essere superata...oggi venir meno al dovere storico aumenta il disordine necessario e prepara più gravi catastrofi politico-militari.

Si può escludere che, di per se stesse, le crisi economiche immediate producano eventi fondamentali; solo possono creare un terreno più favorevole alla diffusione di certi modi di pensare, di impostare e risolvere le questioni che coinvolgono tutto l'ulteriore sviluppo della vita statale".
Antonio Gramsci

"L'economia solo in ultima analisi é la molla della storia". Engels