venerdì 3 febbraio 2012

1412-1413-1414 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1412 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : A Parigi ! al Louvre !
Stefano Armellin con il pezzo 1413 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Ovidio
Stefano Armellin con il pezzo 1414
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La Croce di Armellin 

"San Bernardo si situa nel filone patristico perché é capace di comunicare come i grandi Padri, una visione globale della Fede considerata nei suoi contenuti essenziali e universali.
Egli si mette in relazione con tutta la Parola e con tutto il Mistero di Cristo, senza unilateralità o ipertrofie devianti. 
Se adatta di preferenza il punto di vista dell'Amore per spaziare sul panorama della Fede, lo fa sempre in stretta relazione con la Parola, che rivela la profondità di Dio e il destino dell'uomo proprio nel linguaggio dell'Amore". Arazzo

San Bernardo (1090-1153) c
di Padre Felice Artuso

Nel commento al Cantico dei Cantici Bernardo espone delle mistiche connessioni con la passione del Signore. 

Riportiamo quelle sulla colomba che entra tra le fenditure delle rocce e vi riposa (Ct 2,13-14). Asserisce appunto che Gesù è la roccia; le fessure sono le sue piaghe; la colomba è il malato che si rifugia in Lui: 

«Dove vi può essere sicuro e stabile riposo per gli infermi se non nelle piaghe del Salvatore? Tanto più sicuro là abito, quanto più è potente nel salvare. … 

Attraverso queste fessure io posso succhiare il miele della pietra e l’olio del durissimo sasso, cioè gustare e vedere com’è soave il Signore. … 

Il chiodo penetrando fu per me come una chiave, che mi ha aperto, perché io vedessi la volontà del Signore. 

Come non avrei potuto vedere, attraverso quella ferita? 

Grida il chiodo, grida la piaga, che veramente in Cristo c’è Dio che riconcilia a sé il mondo. … 

È aperto l’ingresso al segreto del cuore per le ferite del corpo, appare quel grande sacramento della pietà, appaiono le viscere di misericordia del nostro Dio. … 

Per l’apertura delle piaghe ci ha introdotti nel santuario. 

Quale grande dolcezza in ciò, quale pienezza di grazia, quale perfezione di virtù! … 

Medita con tutta devozione le piaghe di Cristo, e con costante contemplazione avita in esse. 

Di qui la pazienza nel martire, di qui la sua grande fiducia nell’Altissimo. 

Non ha nulla da temere il martire che leva il suo volto esangue e livido verso di lui, dalle cui lividure è stato sanato, imitandone la gloriosa morte. …

Poiché guardando le piaghe di lui non sentirà le sue . 

Invecchiatosi, egli non riesce più a reggersi e interrompe i sermoni. 

Si ammala poi di tumore allo stomaco, prova quindi molestia nutrirsi e soffre come Gesù Cristo in Croce. 

Muore nell’abbazia di Chiaravalle, lieto di aver corrisposto alla sua vocazione monacale. Alcuni artisti lo raffigurano inginocchiato davanti al Crocifisso in intima comunione con Lui .

Padre Felice Artuso