domenica 5 ottobre 2008

187 di 2013 ; Frenesia in Leopardi e l'Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 187 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo :Frenesia in Leopardi e l'Apocalisse "...Ma ben in cose più gravi di queste, ad errori ed assurdi ben più dannosi, ci ha tratti e trae di continuo la nostra frenesia di volere accomodare ogni cosa al nostro modo di vedere, e spiegare ogni cosa secondo le nostre idee " Leopardi 30 agosto 1820


"APOCALISSE...E colui che parlava con me aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. E la città forma un quadrato, la sua lunghezza é uguale alla larghezza. E misurò la città con la canna : dodicimila stadi; la sua lunghezza, la larghezza, l'altezza sono uguali.

E misurò le sue mura: 144 cubiti, in misura di uomo, e cioé di angelo. Le sue mura erano costruite in diaspro, e la città era di oro puro simile a vetro puro. I basamenti delle mura della città erano ornati di ogni pietra preziosa: il primo basamento é diaspro, il secondo zaffiro, il terzo calcedonio, il quarto smeraldo, il quinto sardonice, il sesto sardio, il settimo crisolito, l'ottavo berillo, il nono topazio, il decimo crisoprasio, l'undicesimo giacinto, il dodicesimo ametista.

E le dodici porte erano dodici perle: ognuna delle porte era formata da una sola perla. E la piazza della città era oro puro, trasparente come vetro". Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 816

"Dell'azione di Paolo III contro il riformismo Michelangelo  fu ben più che strumento; nessun intellettuale, prima di lui, era stato così partecipe del potere e investito di tanta responsabilità...E quella Chiesa era un nodo rovente del conflitto sul piano morale e dottrinale.

Definirne la forma era come enunciare un dogma di Fede...Nel dibattito concettuale di quel tempo soltanto il pensiero di Erasmo fu all'altezza di quello di Michelangelo...ad affermare con la propria Opera la dignità del pensiero artistico anche senza l'avallo della matematica o della storia, e la sua assoluta autonomia disciplinare, era stato Michelangelo...". Op. Cit.