mercoledì 5 novembre 2008

217 di 2013 ; Karl Kraus e Giovanni Papini

Stefano Armellin con il pezzo 217 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Karl Kraus e Giovanni Papini " Forse che le guerre si combattono con la fantasia ? no, perchè se si avesse questa non si farebbero più quelle...l'uomo ha inventato la macchina per esserne dominato...il formato del Mondo non è mai stato di così gigantesca piccolezza...la parola stampata ha indotto un'umanità svuotata a perpetrare orrori che non è più in grado di immaginare...la mancanza di fantasia che è appunto il residuo della trasformazione dell'umanità in energie meccaniche...non ci si può far nulla ma la cosa succede e lo si sa. Rincresce, ma succede...non c'è progresso cui l'uomo partecipi senza trarne vendetta. Applicano immediatamente contro la vita proprio ciò che dovrebbe sostenerla e se la rendono difficile proprio con ciò che dovrebbe alleviarla...in ogni caso la bomba aerea significa armare la viltà...meglio il caos che l'ordine a spese dell'umanità !". Karl Kraus.


" Accanto alla geografia fisica e a quella politica v'é una geografia mistica che aspetta ancora il suo Colombo e il suo atlante...Questa altezza di predestinazione dell'uomo, questa dignità naturale e soprannaturale dell'uomo é significata appunto dal mistero della Natività, da quell'istante unico nel quale Dio si fa uomo perché l'uomo possa nuovamente ricongiungersi a Dio.

Ma questa riunione non potrà avvenire se prima non si avveri sulla terra quell'unità degli esseri viventi, e in particolar modo di tutti gli uomini fra loro, qual é simboleggiata con poche figure, nell'aggruppamento notturno del presepio...

L'adorazione di Satana é più fiorente che mai e gli uomini in corrispettivo, comandano, godono e saccheggiano tutti i reami della Terra...Cristo non ha mai promesso quiete e felicità sulla terra. In aperte parole apertamente ha detto che sempre vi saranno tra noi, fino all'ultima sera, poveri e -senza Dio-, persecuzioni e rovine, guerre e rumori di guerre.

Colpe e sventure peseranno su di noi fino alla consumazione dei tempi fino al ritorno di Cristo...Siamo noi sicuri di non aver quasi vocato e voluto, quel che oggi fa soffrire tante carni e tante anime ? S'illudono forse, i cristiani, di non avere una lor paurosa parte di responsabilità nei fatti di questo secolo ?

L'idolatria per le macchine e la potenza loro doveva portare fatalmente il suo castigo nelle macchine stesse fatte strumenti spaventosi di ogni distruzione...La lettera della Tua legge é ormai trasmessa alla più gran parte del genere umano ma soltanto la lettera.

Lo Spirito é in pochi, l'esempio é di pochi, la sostanza e l'essenza in rarissimi...La salvezza, come tutto ciò che innalza la natura umana, non può che essere il frutto di una collaborazione...L'ascensioni sono rimbalzi delle cadute e proporzionali alle cadute...Dio permette spesso che i migliori cadano perché dalla caduta si rialzino più grandi e sian d'esempio incitante al volgo dei mediocri..." Giovanni Papini