domenica 9 novembre 2008

221 di 2013 ; Luce e l'antigiudaismo dei cristiani

Stefano Armellin con il pezzo 221 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Luce e l'antigiudaismo dei cristiani : "...il tema della morte non m'interessa più...le chiacchiere ragionevoli degli innumerevoli custodi della morale non m'interessano più...chi ha quasi toccato il fondo non ha bisogno di un codice per agire nel modo giusto. La sofferenza fa parte di lui !".Reinhold Messner


L’antigiudaismo dei cristiani di Padre Felice Artuso

Verso la fine del secondo secolo Taziano della chiesa di Edessa scrive il Diatessàron, in cui armonizza i quattro vangeli canonici, congiungendoli in un unico libro. 


Nel componimento esterna un atteggiamento antisemitico, perché elimina o attenua le colpe, che gli evangelisti avevano attribuito ai gentili, mentre conserva o aggrava quelle dei giudei. 

Gli autori dei libri apocrifi adottano lo stesso orientamento antisemitico e accusatorio. Discolpano, infatti, Pilato dal reato di omicidio e addossano solo ai giudei la colpa di aver ucciso Gesù. Li tacciano anche di grande iniquità e di mostruosa inimicizia con Dio.

Melitone di Sardi nell'unica omelia pasquale pervenutaci, attribuisce unicamente agli ebrei la responsabilità di aver ucciso il Signore. 


Nel Dialogo con Trifone San Giustino li accusa di non voler capire che le Scritture si compiono in Gesù. Li esorta quindi a smettere di insultarlo: «Fratelli, non vogliate dire nulla di male contro quel crocifisso! Non deridete le sue lividure, grazie alle quali tutti possono essere guariti! Non date retta ai farisei, vostri maestri, e non beffeggiate il re d'Israele come vi insegnano a fare dopo la preghiera i capi delle sinagoghe». 

I Padri della Chiesa, essendo di cultura ellenistica e latina, non capiscono sufficientemente i giudei e talvolta li disprezzano con eccesso. 


Citiamo qualche nome. San Gregorio di Nissa in un’omelia pasquale rimprovera i giudei di aver ucciso il Signore, di aver assassinato i profeti e di essere ottusi, maledetti e sinedrio di demoni. 

Sant'Atanasio rileva il loro stato d'accecamento spirituale, scrivendo: «Sono in una condizione simile a chi, colpito nella mente, vede bensì la terra illuminata dal sole, ma nega la esistenza del sole che la illumina» . 

San Giovanni Crisostomo, grande e determinato oratore, nel periodo antiocheno sprezza spesso i giudei. Afferma che le loro sinagoghe sono spelonche di demoni. Condanna quei cristiani di origine ebraica, che continuano a partecipare alle feste giudaiche e mantengono de rapporti cultuali con quelli della loro stirpe. 

Il dissidio tra Sinagoga e Chiesa patristica appare anche nell’arte cristiana. Ricordiamo il portale della cattedrale di Salisburgo. Esso raffigura la Sinagoga nelle vesti di una donna bendata, che le cadono dalle mani le tavole dei comandamenti, mentre la Chiesa ò rappresentata da una donna, che cammina spedita, reggendo una Croce e un calice.

Indotti da motivi più politici che teologici, i cristiani medievali calunniano i giudei. 

Li accusano di infanticidio rituale o di profanazione dell’Eucaristia e li condannano a morte. Alcuni sinodi locali emanano contro di loro delle norme discriminanti e persecutorie, perché vietano ad essi di avere contatti con i cristiani. 

Il concilio Laterano IV (1215) stabilisce che indossino un vestito distinto e riconoscibile. Inoltre proibisce a loro di accedere agli uffici pubblici.

Padre Felice Artuso