venerdì 21 novembre 2008

233 di 2013 ; Armellin intervista Armellin

Stefano Armellin con il pezzo 233 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Armellin intervista Armellin. In questa storica intervista Armellin commenta la canzone di Espedito De Marino : Liberi per Liberare, descrivendo così la radiografia dello Stato dell'Anima del Mondo, proponendo poi, alla fine del testo, una valida e percorribile alternativa. Buona Lettura :

Una sola domanda : Espedito De Marino canterà in mostra a Pompei Life mercoledì 26 novembre 2008, Liberi per liberare che da il nome al CD; vi sentite in sintonia ?
Per rispondere in modo esauriente commento il testo della canzone di Espedito Liberi per liberare :

Donne per le strade come pali dei lampioni

Espedito rende attuale la missione dei Padri Mercedari, e porta il pubblico a concentrarsi sulla evoluzione della schiavitù.

Bimbi ai semafori come fossero barboni

Ne abbiamo migliaia di minori vaganti per le strade italiane, come ci ricorda il nostro Arcivescovo Mons. Carlo Liberati (oggi Mons. Tommaso Caputo). Il Santuario mariano ha la bella responsabilità, di portare avanti il messaggio del Beato Bartolo Longo in favore dei giovani indigenti. Se allarghiamo la prospettiva a livello mondiale, di primo impatto, sembra una missione impossibile

E la gente è indifferente

proprio per questa indifferenza che in fondo c’è sempre stata, é difficile risolvere l'emergenza umana. Fa parte della natura umana pensare prima a sé stessi; più difficile amare il prossimo come sé stessi.

Nessuno fa mai niente

Qui non sarei così pessimista, il Cristianesimo ancora oggi offre delle testimonianze luminose fino al martirio. Quarantacinque milioni i martiri cristiani nel solo ventesimo secolo e il martirio continua ogni giorno.


Nessuno che si accorge che oggi come ieri

Gli schiavi ancora esistono

E non ne sono fieri

Gesù diceva che i poveri li avremo sempre con noi, e nei poveri metto anche gli schiavi in particolare le prostitute i minori e i disoccupati.



Ragazzi dipendenti dalla polverina bianca

La minorenne in strada grida “sono stanca”

Oggi come ieri, ieri come oggi



L’allora Cardinale Ratzinger nella Via Crucis della Pasqua 2005 riprendeva i toni di San Paolo denunciando : “quanta sporcizia c’è nella Chiesa ” ed è la sporcizia del Mondo perché la Chiesa riflette il Mondo.Purtroppo come la cronaca mette in luce, non tutti i Ministri del Signore sono degni di amministrare i Sacramenti. I Don Abbondio sono numerosi.



Gli schiavi ancora esistono ma la gente non fa niente

Non ascolta ciò che dice quello sguardo sofferente

Di un bambino calpestato con il corpo e con la mente

Non da retta ai carcerati e nemmeno ai rifugiati

San Paolo scrisse ai Corinzi parole immortali, oggi, dopo duemila anni i Corinzi sono il Mondo e noi siamo al punto di partenza, come Espedito mette bene in evidenza. E’ come se il Cristo fosse appena deposto dalla Croce. Paolo tentò di uscire dalla prostrazione della contraddizione spingendo il linguaggio al limite, come fa con tutto il capitolo tredici della prima lettera ai Corinzi : l’Inno alla Carità; uno dei passi più alti delle Sacre Scritture e della letteratura mondiale di tutti i tempi.



Oggi come ieri, ieri come oggi

Gli schiavi ancora esistono ma la gente non fa niente

Sono stanca di prestare il mio corpo ed il mio pudore

A chi ne fa utilizzo per la foga di potere
Chi mi mena e mi maltratta se non porto i soldi a casa
Ma la casa non esiste, esiste solo la speranza


E pensare che in questo Pianeta ogni ventiquattro ore si muovono in transazioni finanziarie duemila miliardi di dollari; duemila miliardi di dollari ogni ventiquattro ore; più che sufficienti per spazzare via dalla storia tutte le emergenze che ci affliggono. Eppure ciò non accade perché...


Ma la gente è indifferente

Nessuno fa mai niente

Nessuno che si accorga che oggi come ieri

Gli schiavi ancora esistono e non ne sono fieri

Questo è il peccato. Avere i mezzi per riuscire a superare le emergenze e non riuscirci. Gravissimo peccato. Paolo ci viene in soccorso con l’Inno alla Carità che ha fatto scuola nel tempo. E’ stato ripreso da numerosi Santi, compreso San Pietro Nolasco fondatore dell’Ordine della Mercede.


Santi che, con la testimonianza della loro vita cristiana, centrata sul Cristo, ci indicano nel perdono assoluto la chiave di volta contro tutte le ingiurie, le invidie e gli onori corrotti del mondo. I cristiani di Corinto attendono la venuta del Signore : “ l’opera di ciascuno sarà resa palese; la svelerà quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco saggerà quale sia l’opera di ciascuno” (1Cor 3,13);

i Corinzi ai quali sta scrivendo Paolo sono coloro : “ per i quali è giunta la fine dei tempi “ (1Cor 10,11).

Venti secoli sono trascorsi e Ratzinger-Benedetto XVI (e Papa Francesco) al quale è dedicata la mostra – concerto è fermo, come Paolo lo fu, davanti ai Corinzi. Fermo e attonito davanti a un Mondo velocissimo che presenta un blocco evolutivo nel linguaggio. Un mondo disperso, dissociato, folle che racconto nelle mie opere come Alessandro Manzoni ha fatto nei Promessi Sposi.


Oggi come ieri, ieri come oggi

Gli schiavi ancora esistono ma la gente non fa niente

Oggi come ieri, ieri come oggi

Gli schiavi ancora esistono ma la gente non fa niente

A differenza di allora non viene più sentito imminente il Giorno del Signore. Ma non credo ad un generalizzarsi dell’indifferenza, che Espedito fa bene a sottolineare. Il secolarismo prima e il relativismo poi, possono forse impedire il compiersi del disegno di Dio ? o piuttosto ne fanno parte integrante ? : “ Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio, il Mondo non conobbe Dio con la sapienza, piacque a Dio di salvare quelli che credono con la stoltezza della predicazione “ (1Cor 1,21).

L’intellettuale è fuori gioco fin da subito insieme alla normalità, alla consuetudine, alla abitudine della predicazione. La follia della Croce è il vero predicare che non viene conosciuto in questo Mondo (1Cor 2,8).


Solo i Mercedari…..i padri centenari

Regalano un sorriso a chi non ha speranza

Oggi come ieri donano conforto


Paolo chiede moltissimo ai suoi uditori : “Adesso vediamo come in uno specchio, in immagine, ma allora vedremo faccia a faccia “ (1Cor 13,12 ). Emblematica una delle ultime immagini di San Giovanni Paolo II ripreso di spalle nella sua cappella privata, intento a seguire la Via Crucis alla televisione, collocata per l’occasione sotto l’altare. Lo specchio è la TV che diffonde nel Mondo le immagini (seicentomila al giorno).



Domani come ieri nel nome di San Pietro

Oggi come ieri, ieri come oggi

Gli schiavi ancora esistono ma la gente non fa niente


Il 26 novembre 2008 con Espedito cercheremo almeno di elevare la consapevolezza di una necessaria ri-configurazione della comunicazione sociale. In favore di un dialogo fra classe dirigente e le popolazioni del Mondo, non più separate da anacronistici verticismi, obsoleti alti e bassi. Mi metterò allora, nei panni di Paolo, immaginando una postilla alla sua Lettera ai Romani, che in mostra, è già scritta ed esposta : The Opera verso la Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo.


E sognano il riscatto della propria dignità

Pregano San Pietro per la libertà

Oggi come ieri, ieri come oggi


1Cor 11,1 : Paolo dice : “Fatevi miei successori!”.


Verso il Grande Giubileo del 2025, In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, linee guida sul Poema visivo del XXI secolo : il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013.

Stefano Armellin

Pompei, 21 novembre 2008, aggiornato a lunedì 28 gennaio 2013 e a mercoledì 26 febbraio 2014