lunedì 20 aprile 2009

383 di 2013 ; Anno della Fede

Stefano Armellin con il pezzo 383 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo ;
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Anno della Fede "...sarebbe un grosso guaio, a mio avviso, se la Chiesa smarrisse il linguaggio della filosofia anche se, e qui son d'accordo con Testori, il linguaggio della Fede deve andare oltre, non può accontentarsi della ragion filosofica. Testori lamenta un'eccessiva attenzione per i mezzi di comunicazione. Qui affiora un dilemma : o l'uomo di Fede subisce il primato della tecnica, e il pericolo allora è di eleggere la tecnica a scopo ultimo della propria missione o si evita il confronto, e si corre il rischio di soccombere". Emanuele Severino


La Confermazione nel nostro tempo di Padre Felice Artuso
Il Concilio Vaticano II dichiara che mediante la Confermazione i battezzati «vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti di una speciale grazia dallo Spirito Santo, e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e difendere con la parola e con l’opera la Fede come veri testimoni di Cristo» (LG 11). 

Per attuare le disposizioni del Concilio Vaticano II (SC 71), nel 1971 Paolo VI pubblica la costituzione apostolica “Divinae consortes naturae” (Partecipi alla natura divina), che riordina il rito romano della Cresima. Il documento precisa anzitutto che l’essenza della Confermazione si connette all’unzione in forma di Croce. Ricupera poi i dati della tradizione antica, stabilendo che il ministro tracci un segno di Croce sulla fronte del cresimando e accompagni il suo gesto, pronunciando questa formula sacramentale, usata dalla Chiesa bizantina fin dal secolo V: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”, 

ossia: Ricevi questo segno di autenticazione in cui lo Spirito Santo, si posa su di te e preme con insistenza nel tuo intimo. Se tu resti sempre vincolato a Lui e se non ostacoli il suo salutare influsso su di te, egli ti libera dai tuoi condizionamenti, ti protegge «come un’aquila che veglia la sua nidiata» (Dt 32,11), ti trasforma gradualmente ad immagine del Figlio di Dio (2 Cor 3,18; Fil 3,21), ti fissa saldamente nelle sofferenze redentrici di Gesù Cristo, ti incorpora di più alla Chiesa e ti infiamma di grande amore, perché in pieno accordo con i fratelli di Fede tu adempia la faticosa missione di difendere e di diffondere il Vangelo . 

Appartenente alla Chiesa che pellegrina verso la patria eterna e intreccia rapporti unificanti con ogni persona, tu risulterai fecondo, genererai nuova vita, sperimenterai lo sviluppo interiore e attenderai la piena realizzazione della tua esistenza.

Segue

Padre Felice Artuso Direttore spirituale Gruppo Stati Uniti del Mondo