giovedì 28 maggio 2009

421 di 2013 ; Piazza San Pietro

Stefano Armellin con il pezzo 421 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo :Piazza San Pietro "E' una doppia spinta nel terrestre e nel celeste che tiene sospesa nel mezzo questa piazza unica al Mondo, nel portentoso equilibrio della sua architettura cosmica..." Vigolo

" Nel 1546 il grande cantiere viene affidato alla direzione di Michelangelo il quale con decisione, ritorna ad un progetto rigorosamente centralizzato riproponendo per la Piazza il primitivo concetto di un vasto piazzale che circondasse la sua monumentale croce greca, morto Michelangelo nel 1564 il Vignola continuerà fedelmente tali piani fino alla morte, 1573. 

Subentrerà allora alla direzione dei lavori Giacomo della Porta che, assieme a Domenico Fontana volterà la cupola nel 1590 mantenendosi sostanzialmente fedele ai progetti di Michelangelo, salvo che nel dare alla calotta un sesto lievemente più acuto..."De Agostini

"L'artista oggi non dice: venite a vedere un'opera impeccabile, ma venite a vedere un'opera sincera. Questa sincerità conferisce a quest'opera un carattere di protesta anche se il pittore pensava soltanto di esprimere le proprie impressioni". Manet

L’Eucaristia è una nuova presentazione dell’offerta sacrificale di Gesù di Padre Felice Artuso
I sacerdoti pagani salivano sulle alture e lì offrivano i sacrifici alle loro divinità. I sacerdoti ebrei ascendevano nel Tempio di Gerusalemme, dove porgevano a Dio i sacrifici del popolo e lo ringraziavano per i suoi doni . 

Gesù, sacerdote vero ed eterno, salito sull’altare della Croce, dona tutto se stesso al Padre, gli eleva una lode perfetta e libera l’umanità dalle sue colpe mortali . Nell’ultima cena istituisce «il sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue, con il quale perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce» (SC 47). 

Egli prescrive ai suoi discepoli la ri-presentazione sacramentalmente della sua morte e della sua risurrezione in cui, senza patire e senza morire, si immola nuovamente, offre al Padre tutta la sua persona, applica all’assemblea liturgica la grazia, meritata sulla Croce, e la unisce a Dio.

Sant’Agostino sintetizza così la disposizione, che Gesù ha dato ai suoi discepoli: «Il vero mediatore tra Dio e gli uomini, avendo assunto la forma di servo, è divenuto mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Gesù Cristo; 

nella forma di Dio riceve il sacrificio come il Padre; nella forma di servo ha preferito essere Lui stesso sacrificio…affinché nessuno credesse di dover sacrificare a qualche creatura. 

Per questo Egli E' il Sacerdote, Egli l’offerente, egli la vittima. E ha voluto perpetuare questo mistero nel sacrificio quotidiano della Chiesa» . Condividendo la teologia scolastica, san Tommaso d’Aquino scrive: «L’Eucaristia è il sacramento della passione di Cristo in quanto l’uomo viene unito perfettamente con Cristo immolato» .

Diversi simboli e riti collegano all’istituzione eucaristica. L’altare monumentale con diversi gradini raffigura l’altura del Calvario. Il crocifisso, posto sopra o accanto alla mensa eucaristica, come anche i segni di Croce che il sacerdote traccia sulle offerte, evocano la passione e la morte del Signore.

La distinta consacrazione del pane e del vino indica la separazione del corpo dal sangue di Gesù immolato. 

L’elevazione della Sacre Specie, accompagnata dalla lode, proferita dal presidente, simboleggia l’innalzamento di Gesù sulla Croce e presso la gloria del Padre (Gv 3,14; 12,32). 

Le tovaglie bianche, stese sulla mensa, rappresentano la sacra Sindone e la santità del Signore. Il corporale raffigura il sudario, posto sul volto cadaverico di Gesù. Il tabernacolo richiama la sepoltura del Crocifisso.

Leonardo da Vinci, che conosceva la simbologia eucaristica, nel convento delle Grazie a Milano dipinge il Capolavoro dell’istituzione eucaristica. Raffigura Gesù con il piatto vuoto, perché egli è l’Agnello immolato. Presenta i discepoli, divisi in gruppi di tre, segno dei tre chiodi della Croce. Colora di nero il soffitto del cenacolo, per rammentare e tenebre del Calvario. 

segue

Padre Felice Artuso Direttore spirituale Gruppo Stati Uniti del Mondo