mercoledì 17 giugno 2009

441 di 2013 ; L'Umanità

Stefano Armellin con il pezzo 441 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : L' Umanità " Ognuno di noi è un momento in cui viene riassunto tutto il creato, cioè la creazione che arriva a uno stato di coscienza...

E difatti c'è la tendenza a - farsi una - da parte di tutta l'Umanità, e questo è obbedienza a un bisogno misterioso e cosmico. 

Come io sono uno, tutta l'Umanità diventa una...". 

David Maria Turoldo


"Amicizia sincera e cordiale si trova effettivamente nel Mondo, e non é rara. Del resto, i servigi che si possono attendere dagli amici, sono, o di parole (che spesso ti sono utilissime) o di fatti qualche volta; ma di roba non mai, e l'uomo avvertito e prudente non ne dee richiedere di si fatti (di tal fatta) (21 luglio).

Non solo noi diveniamo insensibili alla lode, e non mai al biasimo, come dico altrove, ma in qualunque tempo, le lodi di mille persone stimabilissime, non ci consolano, non fanno contrappeso al dolore che ci dà il biasimo, un motteggio, un disprezzo di persona disprezzatissima di un facchino (29 luglio).

Uomini originali men rari che non si crede.

Cosa rarissima nella società, un uomo veramente sopportabile.

Due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai : l'una di non saper nulla, l'altra di non esser nulla. Aggiungi la terza, che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla a sperare dopo la morte.

Gli uomini verso la vita sono come i mariti in Italia verso le mogli: bisognosi di crederle fedeli benché sappiano il contrario. Così chi dee vivere in un paese, ha bisogno di crederlo bello e buono; così gli uomini di credere la vita una bella cosa. Ridicoli agli occhi miei, come un marito becco, e tenero della sua moglie". (Firenze 23 Maggio 1832)

Giacomo Leopardi, dallo Zibaldone di Pensieri