sabato 20 giugno 2009

444 di 2013 ; il Museo immaginario

Stefano Armellin con il pezzo 444 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Museo immaginario "...l'enorme aumento delle possibilità di viaggiare, insieme all'enorme ampliamento del - museo immaginario - delle opere artistiche e architettoniche conoscibili in fotografie e riproduzioni (oggi soprattutto attraverso internet) hanno assai allargato o modificato gli atteggiamenti degli artisti e del pubblico. 

Per la prima volta un artista è inevitabilmente al corrente dell'arte del Mondo intero, dalla preistoria a oggi, e ciò ha determinato indagini ansiose e spesso introspettive sul significato e il fine dell'arte".H.H.

"I miei oggetti devono essere considerati stimoli a trasformare l'idea della scultura o dell'arte in generale". Beuys 1978

Lo scopo di Beuys è creare quella che lui chiama - scultura sociale - basata sulla maniera in cui plasmiamo e foggiamo il Mondo in cui viviamo.

"Non si può più partire dal concetto accademico di preparare grandi artisti che è sempre stata una coincidenza fortunata.Ciò da cui si può partire è l'idea che l'arte e l'esperienza indotta dall'arte possono costituire un elemento che rifluisce nella vita". Beuys

"Le cose cambiano. Le parole, soprattutto tra terapeuta e paziente possono modificare le strutture cerebrali. Fattori ambientali, relazioni con figure importanti, eventi, fattori di stress, influenzano l'espressione genetica.

Si é visto come l'apprendimento influenzi il numero delle connessioni sinaptiche, fino a farle raddoppiare o triplicare ; il patrimonio genetico di un piccolo influenza il comportamento di uno o di entrambi gli adulti e ciò, a sua volta, provoca una alterazione della sua espressione genetica.

Molti studiosi ritengono che gli eventi sperimentati da una persona siano direttamente correlati all'evoluzione di alcune strutture di base del cervello ; le relazioni positive riparono i danni.

Cosa non fare : 1. Evitare le risse e i litigi davanti ai figli ; 2. Non lasciarli soli ma chiedere aiuto alla mediazione familiare ; 3. Non parlare male dell'altro genitore chiedendo al figlio di schierarsi ; 4. Non mettere in mezzo le famiglie di origine ; 5. Non dire mai ai bambini é colpa vostra se litighiamo ;

6.Non far vivere la propria solitudine di genitori separati come qualcosa a cui i bambini debbono porre rimedio ; 7. Non usare i bambini come mediatori perché fra coniugi non si parla più ;

Ma il rimorso non si lava. Non si lava nemmeno se ci pentiamo sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato.

E possiamo provare rimorso non solo verso chi amiamo ma anche verso uno sconosciuto che non abbiamo aiutato, e persino verso un nemico.

Il rimorso é la nostra reazione primordiale all'aver contribuito in qualsiasi modo a fare del male a qualcuno. E' il segno che, nel profondo del nostro essere, c'é scolpita, indelebile, la conoscenza del bene e del male.

L'aspetto positivo del rimorso é costituito dall'impossibilità di far scomparire il ricordo del male commesso.

Chi ha un potere non lo ceda, lo eserciti fino in fondo". Francesco Alberoni