giovedì 15 aprile 2010

746 di 2013 ; Oltrepassare

Stefano Armellin con il pezzo 746 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Oltrepassare : "...A me basta la natura per comprendere il Mondo. Il pensare a Dio non deve costituire una costrizione. La natura è più grande di noi.

Lo riconosco. Rispetto le sue leggi.

Anche l'uomo è più grande di quanto lo possiamo razionalmente concepire...
Noi alpinisti ed esploratori non solo abbiamo schiuso il Mondo, ma gli abbiamo anche estirpato l'anima. 

Con ogni conquista i miti si perdono; il riprenderli è valido solo se vogliamo ulteriormente riconoscerli...

In questa natura intuisco tutte le forze e le norme di legge che un qualsiasi Dio possa aver dato alla Terra...non sono un senza Dio e prego in quanto vado, scalo, guardo. 

Il mio alpinismo è quindi una forma di devozione...la morte è il momento decisivo di questa vita. 

Non sta alla fine della nostra vita come un urlo, essa è un polo che conferisce tensione all'esistenza...solitudine e morte sono tra di esse strettamente imparentate. 

Forse esiste una identità fra solitudine e morte. 

Purtroppo molti non vogliono accettare questa realtà...ma il mio desiderio, quello di creare me stesso, è più grande che mai. 

Se esiste un Dio, anche noi siamo Dei. 

Non sono un panteista, non sono un buddista, mi sento però vicino a queste concezioni di vita...in ognuno di noi si celano tutti gli equilibri e le forze che sono divine...siamo tutti degli egoisti. 

E' tempo che si consideri l'egoismo in modo obiettivo...siamo tutti fatti allo stesso modo ed ognuno ha gli stessi diritti, ed anche lo stesso diritto a realizzarsi..". R. Messner

"...l'interesse, la vocazione, la passione forte, esclusiva. Una cosa riesce quando è l'espressione l'oggettivazione della persona stessa. 

Un vero grande artista vive della sua arte, dentro la sua arte. Qualunque cosa faccia i suoi pensieri modellano forme o disegnano caratteri...". F. Alberoni

"Paolo Uccello 1397/1475; Andrea Mantegna 1431/1506; Piero della Francesca 1416/1492; Botticelli 1446/1510; Il quattrocento provocò un rivolgimento decisivo nella storia dell'arte perché le scoperte e le innovazioni della generazione di Brunelleschi a Firenze, portando l'arte italiana su un nuovo piano, l'avevano scissa dal processo evolutivo del resto d'Europa". Gombrich

E lo stesso é successo cinquecento anni dopo con The Opera Collection di Stefano Armellin.