giovedì 10 giugno 2010

802 di 2013 ; Amos

Stefano Armellin con il pezzo 802 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Amos : "A me interessava far vedere che queste cose appartengono a un passato vicino, non solo geograficamente. Il seme di Auschwitz non dovrebbe rigermogliare; ma è vicina la violenza, è attorno a noi, e c'è una violenza che è figlia della violenza.

Ci sono legami sotterranei fra la violenza delle due guerre mondiali e la violenza a cui abbiamo assistito in Algeria, in Russia, nella rivoluzione culturale cinese, in Vietnam...

Che la minaccia esista è evidente...sono disposto a sciogliere chi abbia dimostrato coi fatti che non è più l'uomo di prima. 

E non troppo tardi...ma è vero che, a un'ora incerta, queste memorie ritornano.

Sono un recidivo. Il segno di Auschwitz non si cancella : nella storia del Mondo". Levi

"Il Silenzio! E' l'elemento di vita ascetica; è la condizione del colloquio con Dio e della vita interiore, è la promessa di ogni parola sensata che possa portare luce e forza agli uomini. Per Padre Pio fu la propedeutica misteriosa alle grandi missioni di Mosè, di Elia, di Giovanni Battista, Gesù che è la Parola vivente ed eterna del Padre, l'unica Parola di verità e di vita, lo visse (il Silenzio) per trent'anni...

Ma diventa eroismo il Silenzio  quando tace di fronte alla calunnia, non reagisce all'insulto, non rivendica il buon diritto, non accusa il sopruso, l'ingiustizia, il delitto...e Gesù taceva". Pandiscia

"Tolstoj crede che le parole degli uomini mentano sistematicamente, è persuaso che gli sguardi, il riso, le rughe, il tremito dei muscoli, i movimenti del corpo custodiscono in sè la verità celata. Invece di essere puro e autonomo, ogni segno del corpo diventa dunque una rivelazione psicologica". Citati

" Sono più di trent'anni che il mio discorso scorge l'appartenenza del cristianesimo alla Follia estrema e quindi la necessità di abbandonare la configurazione storica del cristianesimo, nella quale esso non riesce ancora a presentarsi come problema.

La Fede non é soltanto la Fede religiosa, ma é Fede anche ogni opinione e ogni modo di sentire e di progettare specifico degli individui umani.

Il dialogo esige innanzitutto che coloro che dialogano non siano soltanto uomini che posseggono una Fede, e cioé uomini che vogliono che il Mondo abbia un certo senso e che quindi escludono che il Mondo abbia altri sensi.

In quanto la Fede é volontà di imporre un certo senso al Mondo, e in quanto esistono fedi diverse, la Fede é il fondamento della separazione, dell'opposizione, della lotta tra gli uomini.

Fondare un dialogo sulla Fede significa essere destinati sin dall'inizio al fallimento.

Ogni Fede é violenza nessuna Fede é verità.

Il contenuto supremo del logos della tradizione filosofica é Dio". Emanuele Severino