giovedì 26 agosto 2010

879 di 2013 ; Lavoro

Stefano Armellin con il pezzo 879 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Lavoro " Tuttavia, l'interesse dell'uomo d'affari in qualsiasi particolare branca del commercio o dell'industria, è sempre in qualche aspetto differente e persino opposto a quello del pubblico.

E' sempre suo interesse ampliare il mercato e ridurre la concorrenza. 

L'allargamento del mercato può frequentemente essere abbastanza in accordo con l'interesse del pubblico; ma la limitazione della concorrenza è sempre contraria all'interesse pubblico, e può servire soltanto a mettere in grado gli uomini d'affari d'imporre a proprio vantaggio una assurda imposta sul resto dei propri concittadini elevando i propri profitti al di sopra della loro misura naturale.

La proposta di ogni nuova legge o regolamentazione commerciale proveniente da questa classe dovrebbe sempre essere ascoltata con grande cautela e non dovrebbe mai essere adottata prima di lungo e attento esame, cioè considerata non soltanto con la più scrupolosa ma con la più sospettosa attenzione.

Essa viene da una classe di persone il cui interesse non coincide mai esattamente con quello del pubblico, la quale ha generalmente interesse a ingannare e persino a opprimere il pubblico...". Smith

Alla ricerca dell'equilibrio economico del Mondo. Stefano Armellin

"La Chiesa del Signore, che è venuto a cercare i peccatori e ha mangiato alla tavola dei peccatori volutamente, non può essere una Chiesa fuori dalla realtà del peccato, ma è la Chiesa nella quale vi sono zizzania e grano, vi sono pesci di ogni tipo.

Dante : pensate al Purgatorio, canto XXXIII : Dove mostra come nel carro della Chiesa è presente quasi l'Anticristo; come, con l'alleanza con l'Impero, con il potere politico, a cominciare dalla donazione costantiniana, la Chiesa, porta in sè anche il suo contrario e così è sempre impedita, macchiata nel suo cammino". J. Ratzinger

"Il tempo di Dante era il tempo di Cristo, viveva nella follia della Croce per ricordare agli uomini il loro essere spiriti incarnati. Dante si é pensato Profeta in età matura. Un medievale spirituale dalla memoria personale autobiografica, ha introdotto il personaggio, la sua vita, cosa inaudita per i tempi.

Inventa la lingua italiana e un modo diverso di vedere la realtà nella scrittura; si spinge là dove nessun altro ha osato. Attingendo lì dove i suoi contemporanei non osavano.

Innesta tutto, con ordine. Si fa degno dell'Altissimo. Cristianità un'avventura radicalmente umana.

La lettura della Commedia rimanda dal testo all'autore. Dante ci chiama alla conversione attraverso la lettura della sua Commedia. Dov'é l'inferno ? Dante lo umanizza per aumentarne lo strazio e lo fa straripare, e rimane quella dell'inferno una profezia intatta.

Ma giunge il grido del Cielo, il Paradiso ". Massimo Morasso

L'eco della Dvina Commedia di Dante si espande ancora oggi all'interno del Poema visivo del XXI secolo. Stefano Armellin, Pompei, giovedì 22 gennaio 2015