lunedì 17 gennaio 2011

1023 di 2013 ; Giosuè

Stefano Armellin con il pezzo 1023 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Giosuè "Se il Cristo ritorna, ed è impossibile che non sia vicino, allora una nuova effusione di grazia, una nuova effusione di Spirito Santo lo deve precedere". Blumhardt

"La liberazione può venire soltanto da altro da sé, da altro che l'uomo. 

Se l'uomo non è libero, non può venire da chi non è libero la liberazione! 

La liberazione deve venire da qualcosa che è libero, e l'uomo non è libero. 

Nessun uomo è libero! 

Neanche Cristo in quanto uomo era libero da condizionamenti e il potere lo ha eliminato." 

Luigi Giussani

"Nel corso di venti secoli la Chiesa ha sempre espresso la coscienza che Essa ha di se stessa, mettendo maggiormente in luce ora uno ora l'altro dei molteplici aspetti della sua complessa realtà senza però poter esprimere esaurientemente tutta la ricchezza del suo contenuto.

Nè ciò deve stupire perchè "Mistero è la Chiesa cioè realtà imbevuta di divina presenza e perciò sempre capace di nuove e più profonde esplorazioni" Paolo VI

S.E. Mons. Mario Oliveri

"Leonardo. In tutta la storia della pittura non esiste nessun artista dotato come Leonardo di intelligenza, una intelligenza articolata, complessa e centrifuga, cioé talmente intensa da essere incapace di fermarsi soltanto su un oggetto, opera o idea che sia...

Con Leonardo nasce il primo convincimento che l'artista sia un genio e non un artigiano, e quindi qualcuno che non risponde a un committente ma che piuttosto propone e impone, e che con le proprie invenzioni determina qualcosa che per il committente equivale spesso a una sorpresa.

Leonardo il più universale dei geni del Rinascimento.

Leonardo che é soprattutto filosofo,  davanti all'episodio sacro riflette e dà una risposta di ordine razionale, trasportando il proprio dubbio nell'opera e, forse, lasciandola incompiuta proprio per rappresentare la mancata soluzione in lui del dubbio originario.

L'Ultima Cena é un'opera totalmente rivoluzionaria per la sua epoca : rompe gli schemi delle ultime cene viste fino a quel momento e risulta insuperata al punto che qualunque successivo dipinto su questo soggetto non potrà non confrontarsi con quello di Leonardo senza riuscire a superarlo.

L'espressione del volto di Monna Lisa é un'espressione né maschile né femminile, ed é invece legata a una profonda coscienza di sé : il ritratto dell'intera umanità, e cioé la coscienza e la certezza che l'uomo ha di sé e della propria anima, quell'anima e quindi quella coscienza e quella certezza di sé, che invece manca alla natura

é sì autoritratto di Leonardo, ma lo é nel senso intellettuale piuttosto che in quello fisico,cioé ritrae la sua volontà di rappresentare l'intelletto con la pittura.

Il motivo per cui questo dipinto é il più noto, il più riprodotto, il più caricaturato e imitato di tutti i tempi dipende dunque dal suo rappresentare qualcosa che anziché finire con l'immagine sta dietro e va oltre l'immagine ;

Vederlo non é sufficiente: occorre pensarlo, occorre essere in qualche modo travolti dal suo pensiero. Con la Gioconda Leonardo ci comunica non tanto pittura quanto filosofia, non tanto arte quanto il senso profondo del Mondo, le ricerche scientifiche, le ricerche astronomiche, le ricerche nella pittura, e con esse tutto lo studio e il lavoro svolti nella sua vita, trovano finalmente in quest'opera una rappresentazione compiuta...". Vittorio Sgarbi