sabato 22 gennaio 2011

1028 di 2013 ; Contadino pompeiano

Stefano Armellin con il pezzo 1028 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Contadino pompeiano : Il 50% della produzione di mandarini e aranci, ma anche di altro, nelle terre di Pompei, viene gettato perchè non si riesce a vendere, cioè non si riesce a vincere la concorrenza. Con il passaggio in Euro tutto sarà più difficile.

I contadini procedono all'innesto, trasformando gli alberi di aranci che hanno cinquant'anni e quindi l'età giusta per produrre aranci, in alberi di limoni perchè i limoni hanno ancora un mercato favorevole. Come dire che un chirurgo trasforma l'uomo che non rende in una donna che può vendere sul mercato della prostituzione ad esempio.

Non si uccide l'albero di agrumi lo si trasforma. Non si uccide l'essere umano, lo si trasforma. 

Non ci sono i soldi per pagare la potatura necessaria, a regola d'arte, degli alberi.
Stefano Armellin, Pompei, 6 gennaio 1999
Questa mattina il trattore sta distruggendo l'intero campo d'insalata fronte il mio studio perchè l'insalata non è stata venduta. Ho visto i contadini lavorare questo terreno, inseminarlo, ho visto crescere l'insalata, ed ora la vedo distruggere.

Stefano Armellin, Pompei, 1 agosto 2013

"Caravaggio. Canestro di frutta, risulta evidente come la verità possa essere più forte rappresentando oggetti di quanto lo sia rappresentando figure umane. Conta come il pittore dipinga.

Naturalismo; e questo é il punto di partenza di una rivoluzione visiva per cui tutto é uguale di fronte all'occhio che vede, purché nell'occhio vi sia quella capacità di rappresentazione che nell'arte si chiama forma.

L'importante é la disciplina mentale...per lui l'importante non é rappresentare in maniera minuziosa e dettagliata i particolari, bensì riuscire a rendere monumentale, eroico, anche un soggetto apparentemente insignificante come un canestro pieno di frutta...

C'é, dunque, nel realismo di caravaggio, qualcosa di potentemente cristiano, e cioé la volontà di far trionfare, anche attraverso la violenza, un'immagine straordinaria di verità umana.

Un'umanità che é già divina, e che l'artista rinunciando all'iconografia del divino e conferendo anche a Cristo una dimensione umana piega a farsi testimonianza dell'esistenza di Dio". Vittorio Sgarbi


"1879. A tutt'oggi, non ho trovato miglior definizione dell'arte di questa : L'arte é l'uomo aggiunto alla natura, natura, realtà, verità, ma col significato, il concetto, il carattere che l'artista sa trarne, al quale dà espressione, qu'il degage, che libera e interpreta.

Giugno 1890. Quello che più m'interessa molto, molto di più di tutto il resto nel mio mestiere é il ritratto, il ritratto moderno. Io lo cerco attraverso il colore e non sono certo il solo a intraprendere questa strada.

Vorrei fare dei ritratti che tra un secolo, alla gente di quel tempo, sembreranno delle apparizioni.

Non cerco la somiglianza fotografica, ma un'espressione appassionata". Vincent Van Gogh