venerdì 15 aprile 2011

1112 di 2013 ; Savonarola

Stefano Armellin con il pezzo 1112 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Savonarola 

" Signori giurati, qualche cosa che grida nell'anima che martella nel cervello senza tregua, e che gli avvelena mortalmente il cuore: e questo qualche cosa é la coscienza Signori giurati, é il verdetto di essa, é il suo tremendo rimorso !...

La natura oltraggiata e il cuore macchiato di colpa esercitano automaticamente una rappresaglia più piena di qualsiasi verdetto terreno !". Dostoevskij


"PioXI attribuiva solo alla Chiesa il potere e la capacità di salvare dalla rovina l'umanità, di ristabilire e consolidare la pace scongiurando le minacce imminenti di nuove guerre..il nuovo modo di essere Papa di Giovanni XXIII si manifestò non solo nel riaffermato ruolo di Vescovo di Roma, ma anche nella tendenza a una distinzione e a un distacco dell'azione pontificia dalla politica, in particolare dalla politica italiana...

Il 4 aprile 1959 a dieci anni dal decreto del 1949 contro i comunisti, il Sant'Uffizio con la dichiarata approvazione del Papa, rinnovava quella condanna, estendendola anzi non solo a socialisti e socialdemocratici ma a quei cristiani che, come in Sicilia...favorivano i comunisti.

La Santa Sede si pone al di sopra delle contese fra gli Stati abbraccia tutti i Popoli con pari carità e non é mossa da nessun intento di dominazione politica e da nessun desiderio di beni terrestri...

Quello che cambia é la visione che il Papa ha della lunga strada da percorrere per raggiungere l'obiettivo dell'unità...il cattolicesimo e la Chiesa sembrano vivere una delle crisi più gravi della loro storia. 

E' un'epoca di transizione e verso che cosa ?". Verucci 1990

LA TRAVERSATA DELLE ALPI DI STEFANO ARMELLIN
Da San Martin de Vesubie alle Tre Cime di Lavaredo, percorso svolto dal 30 giugno al 12 agosto 1991 in 44 giorni :

12. 11 Luglio 1991. Col Croce di ferro (m slm 2558); Val di Lanzo, Usseglio (m slm 1265); Col Paschiet (m slm 2435) ; Bivacco Gandolfo (m slm 2300).

La Val di Lanzo presenta lati assai selvaggi. Da Usseglio al Col Paschiet navigo in un mare quasi verticale di rododendri. Come al solito non c'é nessuno.

Arrivo a tarda sera al Bivacco Gandolfo. Vuoto. Per la prima volta ho la certezza che riuscirò a terminare la traversata. Mi sento parte di questo silenzioso mondo. Non lascio tracce oltre l'alito che si dissolve nel vento.

Non si può raccontare l'esperienza di conoscenza dello spazio geografico nel foglio di carta, sulla fotografia, sul video. Le emozioni sono concentrate in determinati momenti. Quello che continua é il sudore, la fatica, la salita, il peso dello zaino, la paura di perdere la strada, l'essere piccoli e soli in un mondo vasto, e di nuovo la fatica, molta fatica, che ti fa sputare tutte le idiozie che si masticano nella società occidentale.

Quella delle automobili che atrofizzano le gambe, della televisione che ferma il cervello, della radio che impedisce l'ascolto del silenzio.

La società della menzogna che ritrovo ogni volta che attraverso un centro urbano.

Attraverso menzogna e verità mi sforzo di capire qualcosa su quello che di buono posso ancora fare dopo THE OPERA.

Segue

Stefano Armellin