mercoledì 20 aprile 2011

1117 di 2013 ; Giobbe sulla piazza rossa

Stefano Armellin con il pezzo 1117 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Giobbe sulla Piazza rossa 

(1117) Canticchiare, canterellare, formicolare ecc. E di altre tali formazioni di verbi e d'altre voci; formazioni arditissime, utilissime a significare le differenze delle cose, e moltiplicare l'uso delle radici, senza confondere i significati, abbonda la lingua italiana in modo singolare, e più (credo io) che la latina, e la stessa greca.
Atteso che la storia delle lingue é poco meno che la storia della mente umana; e se mai fosse perfetta, darebbe anche infinita e vivissima luce alla storia delle nazioni.

Che cosa sarebbe la civiltà senza l'uso della moneta...

Essendo la moneta, di prima necessità ad un commercio vivo ed esteso tanto delle nazioni quanto degl'individui di ciascuna essendo forse la principal fonte dei progressi della civiltà, o della corruzione umana.

E qui torno a domandare se la natura poteva ragionevolmente porre sì grandi, numerosi, incredibili ostacoli al ritrovamento di un mezzo necessario e principale per ottener quella che noi chiamiamo (1172) perfezione e felicità del genere umano, cioé l'incivilimento; e dico al ritrovamento dell'uso della moneta.

Torno a domandare se tali contraddizioni ed assurdi é presumibile che fossero ordinati e disposti primordialmente dalla natura intorno alla perfezione vale a dire al ben essere della principal creatura terrena, cioé l'uomo.

(1176) Noi conoscendo tutto il Mondo ed essendo in relazione con tutto il Mondo, siamo piccolissimi. 

I nostri antichi, conoscendo pochissima parte di Mondo ed essendo in relazione con molto più piccola parte, e bene spesso colla sola loro Patria, erano grandissimi". 

16 giugno 1821 Giacomo Leopardi, dallo Zibaldone di pensieri

LA TRAVERSATA DELLE ALPI DI STEFANO ARMELLIN
Da San Martin de Vesubie alle Tre Cime di Lavaredo, percorso svolto dal 30 giugno al 12 agosto 1991 in 44 giorni :

18 di 44 giorni. 17 Luglio 1991. Col Fenetre (m slm 2840); Val Grisenche; Planaval (m slm 1557);

Al mare domina la massa, il mucchio, il multiplo di linee curve, sederi, seni, e deformazioni da adipe. In montagna c'é più selezione.

Andando per monti i rapporti con gli individui sembrano più sinceri, come al mare d'inverno quando la massa torna nella città.

Dopo aver superato il ripido Col Fenetre percorro la Val Grisenche con questi soffici pensieri andando fino in fondo alla giornata, trascorsa la quale é bene riposare.

Trovo ospitalità in un oratorio salesiano nel paese di Planaval, ritrovando l'atmosfera che Don Bosco aveva saputo individuare e sviluppare con genialità in tutto il Mondo. Da vero pioniere della moderna pedagogia. In linea d'aria mi trovo a poche centinaia di metri dalla residenza estiva del Santo Padre Giovanni Paolo II, che frequenta per qualche giorno proprio in questo periodo.

E' un conforto morale questa Presenza, per la mia traversata che é soprattutto una Preghiera.

Segue

Stefano Armellin