domenica 26 giugno 2011

1184 di 2013 ; L'Arcangelo Gabriele

Stefano Armellin con il pezzo 1184 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : L'Arcangelo Gabriele

Il sangue redentore di Gesù di Padre Felice Artuso


San Leonardo da Porto Maurizio avverte che Gesù soffrì più dei martiri, perché nel corso della sua 

Passione non percepì il conforto di Dio: «Patirono i martiri, è vero, ma il loro patire fu mescolato 

con mille interni conforti; l’anima santissima di Gesù fu posta invece in Croce come sotto ad un 

torchio di puri patimenti, senz’avere alleggerimento alcuno né dal Cielo né dalla terra… 

Muore sotto il torchio della Croce ed incendiato anzi incenerito col fuoco dell’amore» .

Costatando l’aggravamento della malattia, Santa Teresa di Lisieux ha l’impressione di «pigiare il vino nel torchio» e anela di versare il suo sangue, per passare al possesso della beatitudine eterna. 

San Gaspare del Bufalo vede nel sangue sparso da Gesù il segno dell’infinita misericordia di Dio e ne dà piena testimonianza. 

San Vincenzo Strambi, vescovo passionista, aggiunge che il sangue di Gesù «infiamma lo zelo degli apostoli per la gloria di Dio, sostiene il coraggio dei martiri, nei confessori porta alla penitenza e nelle vergini custodisce il candido giglio della purezza» . 

Il Beato Tommaso Maria Fusco di Pagani, promotore del culto e della devozione al Prezioso Sangue di Gesù, custodisce nella scrivania un gran crocifisso, che gli suscita pensieri d'amore e di riconoscenza.

Nelle solennità i cardinali indossano la porpora con la quale simboleggiano la loro volontà di mostrasi fedeli a Cristo sino al totale sacrificio di se stessi. 

Alcuni artisti medievali raffigurano Gesù che, pigiando l’uva o stando sotto la morsa di un torchio, sprizza fiotti di sangue, confluenti in un tino. Mediante questa suggestiva rappresentazione ricordano ai credenti che la grazia dei sacramenti proviene dalla cruenta immolazione del Figlio di Dio. 

La ripetuta effusione del Suo sangue in alcuni miracoli eucaristici sollecita noi ad evitare la violenza e ci spinge a soccorrere i fratelli bisognosi.

Tanti incoscienti causano un copioso spargimento di sangue umano. 

Altri con la loro disonesta condotta lo succhiano alla gente, senza provarne alcun ribrezzo. 

I medici, responsabili della nostra vita, si contrappongono agli atti ignominiosi dei criminali. Nelle necessità tutelano la salute del prossimo, applicando ai pazienti la trasfusione del sangue. Scarseggiano tuttavia i donatori di questo liquido vitale. 

A questo proposito Giovanni Paolo II aveva osservato: «Donare il proprio sangue in modo volontario e gratuito è un gesto di alto valore morale e civico. Possano i donatori, ai quali va la riconoscenza di tutti, moltiplicarsi in ogni parte del mondo» . 

Gli uomini e le donne che contemplano Gesù in Croce, apprezzano il Suo sacrificio, imparano ad amare di più i loro fratelli e condannano ogni forma di violenza. Inoltre, se godono una buona salute, scelgono di donare il loro sangue a chi ne ha bisogno. Ne traggono quindi un vantaggio personale perché, sottoponendosi ai regolari controlli clinici, si accertano di possedere un fisico sano.

Padre Felice Artuso


"Pur ribadendo la validità della Dominus Jesus, il Papa in successivi interventi ha fatto comprendere che il documento era rivolto ai teologi, affinché evitino formulazioni concettuali ambigue e fuorvianti, mentre la catechesi universale rimane ferma sul principio della salvezza destinata da Dio a tutti gli uomini giusti, che cercano Dio e il suo Regno con cuore sincero, ancorché non conoscano Cristo e Chiesa". Op.Cit.

"Gesù Cristo sin dall'eternità é l'oggetto principale, la radice e il centro nonché la forma e la meta stessi del disegno salvifico eterno divino.

Giovanni ci descrive Gesù che fin dall'inizio dell'attività pubblica si proclama apertamente con parole e opere, il Figlio unigenito di Dio.

Tuttavia questa presentazione é così abbagliante che anche qui, come già in Marco, Gesù riesce incomprensibile durante la vita terrena e verrà capito in pieno dagli stessi discepoli solo dopo la risurrezione e con il dono del Paraclito !

Li conquistò al suo seguito non con formule astratte, ma con un messaggio centrato sulla fratellanza umana universale, da attuarsi mediante la legge fondamentale dell'amore-servizio fino a sacrificarsi per gli altri e a perdonare i torti ricevuti.

Il male non era solo trasgressione non era stato inventato dall'uomo. Il male era stato introdotto nel Mondo da una trasgressione angelica". Op.Cit.