venerdì 22 luglio 2011

1210 di 2013 ; Verso Roma

Stefano Armellin con il pezzo 1210 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Verso Roma 

" La città in Italia é una cosa diversa che dalle mie parti. Non è solo un luogo per abitare : é un luogo per decidere, sono sempre tutti in piazza contano più i magistrati cittadini che l'Imperatore o il Papa.

Sono...come tanti regni. 

E i re sono i mercanti. 

E la loro arma é il denaro.
Il denaro ha una funzione in Italia diversa che nel tuo Paese o nel mio. Dappertutto circola denaro...nella città italiana, invece, i beni servono a procurarsi denaro.

E anche i preti, e i vescovi e persino gli ordini religiosi devono fare i conti col denaro...

Si ribellano al potere coloro che sono esclusi dal rapporto col denaro...

E la città intera, dal vescovo al magistrato sente come proprio nemico chi predica troppo la povertà...

Oggi qui si domina il gregge non con le armi o con lo splendore dei riti ma con il controllo del denaro...

La città é sempre corrotta...

E' il luogo dello scandalo in cui il prelato ricco predica la virtù al popolo povero  e affamato...

Il primo dovere di un buon inquisitore é quello di sospettare per primi coloro che ti paiono sinceri". Umberto Eco

"San Francesco ricevette le stimmate il 14 settembre 1224 sul Monte della Verna presso Arezzo dove si era ritirato in solitudine...

Egli incarna un grado di vicinanza a Dio e di unione con Lui, da ben pochi raggiunto.

I Santi nella loro maggioranza hanno degli avversari già al tempo in cui vivono e anche più tardi. 

Fino ad oggi San Francesco non ha avuto avversari. Non tutti lo comprendono, ma tutti, anche i non cattolici, lo amano.

Per la ricchezza della produzione teologica e la sua elevatezza intellettuale il secolo XIII trova un confronto unicamente col periodo che s'aggira attorno al 400 d.C. che fu l'era dei grandi Padri della Chiesa". Hertling

"Senza forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca, il mercato non può pienamente espletare la propria funzione economica. Ed oggi é questa fiducia che é venuta a mancare, e la perdita della fiducia é una perdita grave.

Le attuali dinamiche economiche internazionali, caratterizzate da gravi distorsioni e disfunzioni, richiedono profondi cambiamenti anche nel modo di intendere l'impresa.

E' bene che a ogni lavoratore sia offerta la possibilità di dare il proprio apporto in modo che egli stesso sappia lavorare in proprio. Non a caso Paolo VI insegnava che ogni lavoratore é un creatore". Benedetto XVI Caritas in Veritate