lunedì 25 luglio 2011

1213 di 2013 ; il Peccato

Stefano Armellin con il pezzo 1213 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il  Peccato, di Padre Felice Artuso 


Santa Gemma Galgani ha una percezione acutissima del peccato e delle sue conseguenze.
 

Pur essendo una giovane ad un alto livello di santità, si considera la più cattiva di tutte le spose di 

Gesù e prova un’intensa tristezza per averlo ferito con le sue colpe. 

Ella annota che durante una sua estasi egli le comunica: «Non mi offendere più. Amami, come io ho 

sempre amato. Amami, mi ripeté tre volte» .

Temendo di essere abbandonata da Lui, confida a Padre Germano: «Quando mi metto a pregare, 

qualunque preghiera faccia, mi guarda e piange. 

Mai ho il coraggio di domandargli nulla. Ieri mattina, costretta per obbedienza a domandarglielo, gli 

dissi: Gesù, perché piangete? Ed egli: Figlia, non me lo chiedere… mi fece piangere tanto… 

Purtroppo lo conosco, che sono stata debole, ingrata verso Gesù; non ho osservato le sue leggi…

sprecai le grazie che Gesù mi fece, mi vedo piena di demeriti» . 

Il beato Colomba Marmion scrive sugli effetti delle nostre colpe: «I nostri peccati gridano 

strepitosamente ed esigono tumultuosamente la morte del giusto» . 

San Pio da Pietrelcina confida in una lettera, indirizzata a Padre Benedetto: «Continuamente ho una 

volontà risoluta a non peccare; eppure, mi duole il dirlo, col sangue agli occhi, che con tutto questo 

sono ancora imperfetto e sembrami che spesso dò disgusto al Signore» .

In un’altra lettera aggiunge: «Ora sì che mi riconosco veramente per il più indegno di tutte le 

miserabili creature. Il confessore mi rassicura che al più ho peccato venialmente; ma che m'importa 

se in ogni modo ho fatto piangere Gesù. E se a Gesù dispiace sommamente l'offesa che gli viene 

fatta da ogni fedele, molto più gli dispiace l'offesa fattagli da un sacerdote» .

La serva di Dio, sr. Maria Maddalena Marcucci scrive al suo direttore spirituale, Juan Aritero: 

«Quando vedo (Gesù) inchiodato sulla Croce, gli dico: Io sono la causa dei tuoi dolori» .

Il teologo mons. Francesco Lambiasi scrive: «All’origine della morte di Gesù c’è il peccato 

universale di tutta la famiglia umana. Se tutti siamo peccatori, significa che tutti siamo responsabili 

del martirio di Gesù» .

Il cineasta Mel Gibson, nostro contemporaneo, attesta d’aver dato il primo colpo di martello nella 

scena della crocifissione di Gesù Cristo, per attestare la sua convinta corresponsabilità al drammatico 

vento del Calvario.


Evitiamo il peccato, perché esso suscita sempre turbamento, offesa, dolore, crocifissione e morte.

Corrispondiamo di più alla grazia che Dio ci concede per i meriti di Gesù. Godremo maggiore 

libertà, faremo splendere nel mondo la misericordia di Dio e compiremo con gioia la nostra 

bellissima missione.

Padre Felice Artuso 

"Un maggior accesso all'educazione, la quale, d'altro canto, é condizione essenziale per l'efficacia 

della stessa cooperazione internazionale. La formazione completa della persona...per educare 

bisogna sapere chi é la persona umana, conoscerne la natura". Benedetto XVI Caritas in Veritate