venerdì 26 agosto 2011

1245 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1245 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

"GIOVANNI...

Chi crede in Gesù non muore (Vangelo di Giovanni 11,26), ma, anche se dovesse invece morire, risusciterà (Giovanni 11,25): la tomba lo richiuderà, come Lazzaro (Giovanni 11), per poco tempo, sarà liberato presto (Mt 24,34), come il suo Signore non sarà abbandonato alla corruzione (At 2,25-28; Sal 16, 9-11)". Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 559

"Il divino guardare in avanti é insieme l'essere già oltre ogni limite, il produrre e l'aver potenza oltre ogni limite : il divino guardare in avanti é insieme l'essere il Tutto, il prodursi del Tutto. 

Il divino é il trasparente splendore del Tutto, la totale visibilità dell'essere.

La vera previsione salvatrice che per i Greci é il culmine della sapienza epistemica cioé la filosofia, per il Cristianesimo é la Fede.

La Fede cristiana non vuole essere semplicemente erede della filosofia : vuol porsi al di sopra della filosofia e presenta sé stessa come la dimensione autentica della verità, cioé della sicurezza e della infallibilità, quindi della salvezza.

Ponendosi al di sopra della filosofia, la Fede cristiana si presenta come super-scienza, e dunque super-previsione e super-salvezza. 

Ma molto prima del Cristianesimo é la filosofia a indicare nella Verità la salvezza e il rimedio dal dolore.

E prima ancora che Aristotele veda nella filosofia la suprema felicità, e dunque il rimedio, é Eschilo a esprimere questo concetto in modo esplicito e potente.

Nessuna via é migliore di quella dove la lingua parla ai mortali del vero rimedio, dai molti mali che li affliggono.

La tragedia -quindi anche quella greca, e anche il pensiero di Eschilo- é la forma suprema dell'arte ". Emanuele Severino