mercoledì 21 settembre 2011

1271 di 2013 ; il giocoliere

Stefano Armellin con il pezzo 1271 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il giocoliere 

"GIOVANNI...

La pace che Gesù dà ai suoi discepoli nel momento in cui sta per lasciarli (Vangelo di Giovanni 14,27) augurio formulato nella consueta espressione di saluto (Giovanni 20, 19; Mt 10,5), é già la primizia della perfezione di ogni bene, scialòm, integrità del corpo, gioia, liberazione messianica che sta per essere conseguita attraverso la sua morte ?

o consiste nella fiduciosa attesa che la pace verrà, per cui l'angoscia, sebbene dolorose prove attendano ancora i discepoli, é già dominata dalla tensione della speranza (Giovanni 16,33; 14, 1; 14, 27) ? 

oppure - pace -, scialòm, ha acquistato un altro senso, puramente -spirituale- e interiore ?

Gesù tornerà -quel giorno- ad abitare con i discepoli che adesso sta per lasciare (Giovanni 14, 20-23), e Gesù dimora con loro sempre, senza interruzione, senza separazione, fuori del tempo (Giovanni 15, 1-7)". 
Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 569

"Invano principi illuminati come in Toscana, Leopoldo, fratello dell'imperatore Giuseppe II, e Carlo VII a Napoli, tentarono di ridurre gli esorbitanti privilegi del clero : l'Italia non conoscerà alcuna emancipazione moderna prima dell'impero napoleonico. 

Il potere con cui bisogna confrontarsi é quello della Chiesa Romana...

Sino alla metà del Seicento i gesuiti sono onnipotenti. Gli artisti entrano nel giro del potere, e vengono inviati all'estero quali emissari della moderna cultura romana o veneta.

Venezia dopo un lungo periodo di sonnolenza presenta un notevole risveglio che nel XVIII secolo la pone, sola fra tutti i centri italiani, in contatto con l'arte europea.

Verso il 1630 tre maestri si accingono a creare a Roma delle opere lontanissime dall'ideale classico ma altrettanto colme di una ambizione monumentale completa del tutto opposta agli effetti troppo sottile compassati.

Nelle loro grandi concezioni le forme si dilatano e si moltiplicano, le loro connessioni si complicano - l'organismo formale é percorso da onde con cui si esprime una vitalità fremente e nervosa, un bisogno di generosità, di movimento, senza pause né fissità.

Lo spazio concreto della architettura é invaso da spazi immaginari, tanto all'interno come all'esterno. 

Il più vigoroso interprete di questo nuovo ideale l'artista che dominerà durante un cinquantennio é Lorenzo Bernini.

Con lui, l'integrazione -sinfonica- di tutte le arti non é una parola vana : sotto il suo impulso una pittura decorativa sconvolgente si spande nei grandi edifici profani e sacri, e contribuisce a dilatarne lo spazio, mentre la scultura interviene nei punti chiave dei piani...

Come tutti gli stili potenti questo nuovo stile ridesta nelle province le energie sopite : verso la fine del secolo il Piemonte e la Sicilia conoscono una fioritura senza eguali".  Chastel

"La moderna società internazionale é una società priva di legislatore e conseguentemente anche priva di regole generali di natura legislativa". Treves