mercoledì 28 settembre 2011

1278 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1278 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento ,    

Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli, tanto più si allontanano da lui i suoi amici. 
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono. Proverbi 19, 7 
"GIOVANNI...

Non ho detto nulla in segreto (Vangelo di Giovanni 18, 209 Eppure, quante cose, dell'unica verità detta pubblicamente, il Messia é stato costretto a nascondere in enigmi e in allusioni per svelarle segretamente ai soli discepoli (Mt 13, 10-13)". 
Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, 571-572

"Ciò che il Mondo attende in questo tempo dalla Chiesa di Dio. Una estensione e un approfondimento del senso del Croce....

Dopo un periodo d'incertezza (XVI e XIX secolo), in cui é potuto sembrare che l'Umano stesse per disgregarsi via via in individui autonomi, oggi (sotto la pressione di formidabili determinismi esterni e interni), stiamo  incontestabilmente ritrovando, ad un piano superiore, il Senso della Specie ! 

Non già l'asservimento alla stirpe, questa volta.
Ma la spinta unanime e concertata per accedere, tutti uniti, ad un qualche piano superiore della Vita...

Donde, per la Chiesa, l'urgente necessità di presentare senza ritardo al Mondo un nuovo senso (un senso ultra-umanizzato) della Croce". 

Pierre Teilhard De Chardin 1952

Appunto, il Poema visivo del XXI secolo : il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013, Verso il Grande Giubileo del 2025. 
di Stefano Armellin

"Ad ogni missionario si rinnova il mandato dato da Gesù a Pietro. Pietro é il primo chiamato e il primo inviato. L'evangelizzazione riesce quando ri-crea questa miracolosa intimità che é esistita fra Gesù e Pietro.

Il missionario proprio come Pietro lascia tutto per amore di Gesù. E qui entriamo nella profondità dell'annuncio. Quando Gesù stesso annuncia la Sua Passione. Passione che diventa ostacolo (in greco skandalon) necessario da superare.

Ogni sviluppo missionario é costellato di ostacoli. Il loro superamento é il rafforzamento stesso della missione. Teresa di Lisieux l'ha riconosciuto più volte nei suoi scritti". Op.Cit.