giovedì 13 ottobre 2011

1293 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1293 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

Molti si proclamano gente per bene, ma una persona fidata chi la trova ? Proverbi 20,6


" Spinoza (1632-1677) il suo Tractatus Theologico-politicus é il primo chiaro esempio di un'esegesi estremamente critica e liberale della Sacra Scrittura ; 

Hume ( 1711-1776) ancora più devastanti le sue critiche alle basi razionali della religione ; 

Lessing (1729-1781) ha un concetto altissimo della religione dalla quale dipende il progresso della umanità, poiché il valore pedagogico della religione é enorme ed insostituibile.

Kant (1724-1804) é profondamente religioso. Nella Critica della ragion pura Kant cerca di dimostrare che qualsiasi argomentazione speculativa sulla realtà di Dio risulta vana.

Superare il male radicale e fondare un Popolo morale, una Comunità etica, un Popolo di Dio, che assume -la forma della Chiesa-, é dunque un'operazione la cui esecuzione può essere attesa non dagli uomini, ma soltanto da Dio.

La Chiesa secondo Kant non può essere identificata con nessuna società giuridica e clericale. 

Suoi membri sono tutti coloro che vivono secondo i dettami della legge morale.

La religione pertanto -non consiste in dogmi o in osservanze, ma in una disposizione del cuore ad osservare tutti i doveri umani come se fossero comandi divini -(Kant) " Battista Mondin


San Basilio il Grande (330-379) b
Padre Felice Artuso

Ricorrendo alla collaborazione di suo fratello Gregorio, teologo, mistico e vescovo di Nissa, Basilio compone due collezioni sui principi dottrinali e sulle norme della vita cenobitica, 

Scrive dapprima le Grandi Regole. Più tardi redige le Piccole Regole, apportandovi modifiche e perfezionamenti. 

In entrambe chiede con insistenza ai monaci di distaccarsi dalle attrattive del mondo, di ispirarsi all’insegnamento della Sacra Scrittura, di imitare l’esempio di Gesù, di modellarsi alla comunità apostolica, di mantenere un distinto senso ecclesiale e di evitare gli autocompiacimenti. 

Stabilisce di edificare piccoli monasteri negli agglomerati urbani. Per suscitare ottime relazioni con la persone limitrofe, ordina che i monasteri siano senza cinta e vi dimori un ridotto numero di religiosi. 

Conferendo al suo insegnamento una forma di domanda e di risposta, dispone che i monaci abbiano un’accentuata apertura fraterna, tendino a una vigorosa ascesi, si dedichino alla preghiera quotidiana ed eseguano i lavori, assegnati dal superiore locale. 

In particolare esige che trascorrano una vita povera, accolgano i pellegrini nelle strutture dell’edificio monastico e provvedano alle necessità materiali e spirituali dei poveri. 

Per curare i lebbrosi, esclusi dalla società, ordina l’erezione di appropriati padiglioni. Apre anche il primo ospedale, che si conosca e lo chiama la “Cittadella della carità”. 

Attribuisce alla vita dei monaci un’alta dignità e un valore simile all’esemplare martirio di Gesù. 

Per abbattere la permanente tentazione del permissivismo e dell’egocentrismo, presente anche nei religiosi, scrive: «Bisogna dunque che prima di tutto rinneghiamo noi stessi, accettiamo la Croce di Cristo e così lo seguiamo». 

«Infatti, essere pronti alla morte per Cristo, mortificare le membra umane, e sopportare volentieri ogni disagio per il nome di Cristo, questo è abbracciare la propria Croce» . 

Chiama i suoi monaci cristiani o fratelli e raccomanda a loro di comportarsi come Gesù, sottopostosi alla volontà salvifica di Dio Padre:

 «Ammira l’eccesso di umiltà, per cui è stato ubbidiente al Padre tanto profondamente da arrivare fino alla morte, per dar la vita a noi» . Segue.

Padre Felice Artuso