mercoledì 16 novembre 2011

1328 di 2013 ; Manila

Stefano Armellin con il pezzo 1328 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo .
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Manila 

"ECCLESIASTE....

A che cosa serve la sapienza se - la sentenza che condanna il male non viene eseguita subito e per questa ragione il cuore dell'uomo si riempie di malvagi propositi, vedendo che il peccatore fa il male cento volte e prolunga i suoi giorni- (Ecclesiaste 8,11-12)?
A che cosa serve la sapienza se l'uomo non può essere consapevolmente padrone neppure del suo odio e del suo amore (Ecclesiaste 9,1)

A che cosa serve la sapienza se -l'insipienza é posta nei luoghi più alti- (Ecclesiaste 10,6)?"

Sergio Quinzio Op.Cit.

"Dante (1265-1321) 

pur essendo, come poeta, un grande innovatore, fu, come pensatore, alquanto indietro sui tempi...

Il Vecchio Testamento, le religioni del mistero, la filosofia greca ed i metodi romani di amministrazione furono tutti assorbiti e combinati dalla Chiesa Cattolica, fino a darle una forza che nessuna precedente organizzazione sociale aveva raggiunto.

Nel XIV secolo i papi non avevano né meritavano più, l'autorità morale che aveva dato loro il potere. 

San Francesco aveva potuto lavorare in armonia con Innocenzo III e Gregorio IX, ma gli uomini di maggior valore del XIV secolo finirono con il trovarsi in conflitto con il papato.

Bonifacio VIII. Istituì nel 1300 l'Anno Giubilare, in cui viene concessa l'indulgenza plenaria a tutti i cattolici che visitano Roma e vi compiono certe cerimonie. Ciò portò immense somme di denaro nelle casse della curia e nelle tasche dei romani.

Doveva esserci un Giubileo ogni cento anni, ma i profitti furono così grandi che il periodo fu abbreviato a 50 anni e poi a 25 !

Il primo Giubileo, quello del 1300, mostrò il Papa al culmine del suo successo, e può con sufficiente esattezza essere considerato come la data in cui cominciò il declino del papato.

Durante il XV secolo si aggiunsero al declino del papato varie altre cause che produssero un rapidissimo mutamento, sia politico che culturale. 

I lunghi secoli di ascetismo furono dimenticati in un'orgia d'arte, di poesia e di piacere. In questo momento di gioiosa liberazione nacque il Mondo moderno.

L'emancipazione dall'autorità della Chiesa accrebbe l'individualismo spinto fino all'anarchia...

Fino al XVII secolo non ci fu nulla di importante in filosofia. 

Nell'Italia del XV secolo l'anarchia morale e politica era impressionante, e dette origine alle dottrine di Machiavelli. 

Allo stesso tempo, la liberazione da tutti i preconcetti mentali creò un sorprendente spiegamento di geni in arte e in letteratura.

Una simile società é inevitabilmente instabile. 

La spinta al potere ha così un fine che non ebbe mai prima. 

Le filosofie che si sono ispirate alla tecnica scientifica sono filosofie della potenza, e tendono a considerare tutto ciò che non é umano come mero materiale greggio.

Gli scopi non vengono più presi in considerazione; si valuta soltanto la genialità del procedimento. 

Anche questa é una forma di pazzia. 

E', ai nostri giorni, la forma più pericolosa, e contro di essa occorre che una sana filosofia produca un antidoto.

Il Mondo antico pose fine all'anarchia con l'Impero romano, ma l'Impero romano era un fatto concreto, non un'idea.

Il Mondo cattolico cercò di por fine all'anarchia con la Chiesa, che era un'idea ma non fu mai adeguatamente realizzata nei fatti.

Né la soluzione antica né quella medioevale erano soddisfacenti: l'una perché non poteva essere idealizzata, l'altra perché non poteva essere inverata. 

Il problema d'un durevole e soddisfacente ordine sociale può esser risolto solo accoppiando la solidità dell'Impero romano all'idealismo della Città di Dio di Sant'Agostino.

Per raggiungere ciò sarà necessaria una nuova filosofia". Bertrand Russell