sabato 19 novembre 2011

1331 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1331 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo :  Il Secondo Avvento 

“Io ti rendo lode, Padre Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli “ Luca 10,21

"ECCLESIASTE...

La sapienza é migliore dell'insipienza così come la ricchezza e i piaceri sono migliori della miseria e degli stenti (Ecclesiaste 2,8-10; 7,12).

Ma proprio questo é terribile, che le cose buone non si riesce mai a goderle se non miserabilmente, in modo non perfettamente appagante e per un tempo sempre troppo breve.

Sapienza, ricchezze, piaceri sono vani, in definitiva, perché sono destinati a essere sconfitti dalla morte. 

Perciò proprio la sapienza, che é il bene più grande (Ecclesiaste 7,12), diventa il male più grande, la corruptio optimi, ciò che fa soffrire di più, diventa coscienza della vanità, consapevolezza del trionfo della morte". Sergio Quinzio Op.Cit.

"Machiavelli: il Santo, se si occupa di politica, deve desiderare proprio come fa il peccatore, di raggiungere il successo. Si tratta in ultima analisi d'una questione di forza. 

Per raggiungere un certo obbiettivo politico é necessaria, in un modo o nell'altro, la forza.

...Se prevale il partito che tu pensi abbia ragione, ciò accade perché ha una forza superiore. 

E' vero però che la forza dipende spesso dall'opinione pubblica e la opinione pubblica dalla propaganda; 

ed é vero anche che nella propaganda é un vantaggio sembrare più virtuoso del tuo avversario, e che uno dei modi di sembrar virtuoso é essere virtuoso.

Per questa ragione può accadere talvolta che la vittoria vada a quel partito che maggiormente pratica quella che il pubblico chiama -virtù-. 

Dobbiamo concedere a Machiavelli che quest'elemento ebbe il suo peso nell'incremento del potere papale durante i secoli XI, XII e XIII, nonché nel successo della Riforma nel XVI secolo. Ma ci sono importanti limitazioni...vedi Alessandro VI...

...Machiavelli é d'opinione che gli uomini civili siano, quasi senza eccezione, degli egoisti senza scrupoli. 

Se uno desiderasse costituire una repubblica, egli dice, gli riuscirebbe più facile con dei montanari che con gli abitanti d'una grande città dato che questi ultimi sono già corrotti.

I politici si comporteranno meglio quando si appoggeranno su una popolazione virtuosa che non quando si appoggeranno su gente indifferente a qualsiasi considerazione morale; 

Essi si comporteranno anche meglio in una comunità in cui i loro crimini (se ce ne sono) possano venir resi noti a tutti...

Il Mondo é divenuto più simile a quello di Machiavelli di quanto non lo fosse in passato, e l'uomo moderno, prima di rifiutare la sua filosofia, deve pensarci meglio...". Op.Cit.