domenica 26 febbraio 2012

1608 a 1608 b 1608 c di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1608 di 2013 a.b.c. 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Il sogno di Martina : il Secondo Avvento " Gesù introduce novità profonde rispetto sia al mondo giudaico, sia al mondo pagano in genere: egli rivaluta la natura e la dignità della donna, così come dei poveri e degli umili, e rimette in discussione concezioni e atteggiamenti fortemente radicati negli uomini.
Egli agisce in una prospettiva religiosa e spirituale, intesa a liberare l'uomo dalla schiavitù del diavolo e del peccato, ma la sua opera di liberazione comporta conseguenze anche sul piano sociale e politico". Bertini

"Ma anche se tacessi, parlerebbero tutti quelli che sono poveri, tutti quelli che sono nudi, tutti quelli che sono affamati;  e si leverebbero a gridare : E' la nostra vita che fa le spese al vostro lusso! Le vostre vanità rubano a noi il necessario ! ". San Bernardo 

San Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274) d
di Padre Felice Artuso

Nell’università Bonaventura insegna a cercare i vari messaggi e sensi spirituali della Sacra Scrittura. Afferma che Gesù sta al centro della vita, della storia e del futuro di ogni persona: «Il nostro discorso deve partire dal centro che è Cristo. Egli, infatti, è il mediatore tra Dio e gli uomini (1 Tm 2,5). 

È il termine medio di tutte le cose. Da Lui deve cominciare chi vuole raggiungere la sapienza» ; «Il Figlio di Dio, infimo, povero, piccolo, assumendo la nostra terra,… penetrò nel centro… perché dopo la crocifissione, la sua anima discese agl’inferi e restaurò le sedi celesti» ; 

«Chi si allontana da questo medio di umiltà si danna» . 

Educa gli studenti di non passare dalla verità alle vanità, ma di abbandonare le vanità e di avvicinarsi a Dio, principio e garanzia del vero bene: «Bisogna passare da tutte le vanità alla verità, affinché non si trovi più diletto se non in Dio» .
 
Le sue intelligenti lezioni introducono i lettori alla piacevole contemplazione di Dio Padre, Figlio e Spirito. Dopo averle esaminate, l’amico Tommaso d’Aquino, docente di filosofia e di teologia, gli chiede, dove hai attinto questa sublime sapienza. 

Indicando il Crocifisso, appeso alla parete, Bonaventura gli risponde con briosa prontezza: «Quella è la mia biblioteca» . 

Negli ultimi giorni di vita egli si affida più intensamente alla misericordia del Signore. Assistito dal Papa Gregorio X, muore a Lione (Francia) durante la quarta sessione conciliare. Avendo inculcato la devota memoria della Passione di Gesù, lascia un insegnamento, che nei secoli rafforza i cristiani nelle loro convinzioni e determinazioni. 

Ricorda in particolare ai francescani di conservare il carisma del loro Fondatore, per gustare la pace dell’anima, mantenere l'unione mistica con la SS. Trinità e prepararsi alla visione beatificante del Paradiso .

Padre Felice Artuso