sabato 23 giugno 2007


CAPORETTO
24 OTTOBRE - 12 NOVEMBRE 1917

Opera di Giorgia Bortolotto

Ogni Croce vale 1000 soldati fra morti, feriti, dispersi e prigionieri, in 2 settimane di battaglia : 350 croci per 350 mila soldati; e,"...Gli stupri: migliaia di donne nel Friuli e nel Veneto al di là del Piave furono violentate, nell’anno in cui un milione di italiani rimase in balia dell’esercito asburgico. Nove mesi dopo Caporetto cominciarono a nascere i primi bambini; e non si sapeva dove metterli..."Aldo Cazzullo clicca qui  



Eccellenza Mons. Vescovo Corrado Pizziolo,

Le manifestazioni per la Grande Guerra nel triveneto sono numerose e a vari livelli, si trattava di individuare una proposta capace di raccogliere l'insieme delle testimonianze in una sola immagine da inserire in una apposita struttura espositiva.

Perciò per CAPORETTO già on line sul mio Blog e su Facebook  ho individuato a Conegliano l'area più adatta per l'anteprima istituzionale, fronte il Museo degli Alpini, per portare pure l'attenzione sia sulla Caserma Marras (foto sotto) per un recupero a favore della nuova sede della Biblioteca Civica, sia sul vicino campanile San Martino che ha bisogno di restauro urgente.

Per la Caserma Marras, futura Biblioteca Civica, sarebbe un evento di grande visibilità internazionale se Ella come auspico può invitare il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin per celebrare la Santa Messa al milite ignoto presente nell'Opera

L'evento sarà ancora più significativo con la benedizione del Santo Padre alla lampada votiva per il milite ignoto, e il percorso itinerante dell'esposizione nel triveneto seguito a questo punto per la logistica, dagli Alpini professionisti fino alla grande Adunata di Treviso 2017 con ideale proseguimento alla Biennale di Venezia.


Perciò se c'é l'interesse operativo da parte di tutti coloro che sono stati messi a conoscenza di questo progresso nell'arte, nella cultura e nella memoria della Grande Guerra non resta che proseguire per attivare sia le risorse necessarie sia il calendario delle esposizioni della installazione CAPORETTO che non é un evento isolato bensì inserito nel mio progetto : UNA NUOVA IMMAGINE PER L'ITALIA.

 THE OPERA COLLECTION
di Stefano Armellin dal 1983
Conegliano,  24 maggio 2016

Oggetto : CAPORETTO immagine guida per le commemorazioni della Grande Guerra

“Commemorare le tragiche vicende della guerra per celebrare la pace e promuovere una cultura di dialogo, cooperazione e unione fra i popoli: questo l’obiettivo principale del Comitato veneto per il Centenario, composto da istituzioni pubbliche e aperto alla più ampia partecipazione…” On. Marino Zorzato e Marino Finozzi

CAPORETTO va quindi bene per una esposizione esterna e itinerante, partendo da Caporetto, nelle piazze storiche fino lungo il Piave dove la disfatta è diventata vittoria, cadere per risorgere.A Treviso con gli alpini nel 2017 e ideale proseguimento alla Biennale di Venezia 2017, lo scrivente è già stato segnalato al nuovo curatore.

CAPORETTO va quindi ingrandita sette volte su 15 moduli alti 2.97 m x 2.31 m di base per un totale unito di 25.2 m che consentono una più chiara ed ottimale fruizione dell’opera da parte del grande pubblico. I moduli vanno realizzati in materiale leggero ma forte, stabile e resistente alla luce e alla pioggia. L’installazione si completa definendo il tricolore con elementi laterali verdi e rossi sempre di 25m. altezza 3m.

CAPORETTO diventa quindi anche un fondale scenografico di accompagnamento ad ogni tipo di manifestazione sul tema. A Treviso in una vetrina ad oc si può iniziare a presentare al pubblico l’Opera, poi a Conegliano l’anteprima ufficiale fronte il Museo degli Alpini e a seguire il tour con partenza da Caporetto.

CAPORETTO nella sua versione originale rimane un pezzo unico significativo per questo centenario della Grande Guerra.

CAPORETTO con il consenso del pubblico potrebbe diventare a sorpresa una di quelle immagine cardine della stessa storia dell’arte, dove gli esseri umani si rispecchiano per trovare in essa il senso non solo della storia ma della loro stessa vita.


CAPORETTO composto da 350 croci diverse si presta anche ad un iper sviluppo comunicativo-espressivo: catalogo,cartoline,marchio,oggetti souvenir, docu-film, report Tv didattici per le scuole di ogni ordine e grado, stampe numerate,ecc. tutti vettori utili alla diffusione dell’opera per il successo nel mondo di tutta la manifestazione.




Oggetto :   CAPORETTO di Stefano Armellin, logistica e regia

Dal punto di vista logistico a partire da CAPORETTO, serve calendarizzare i luoghi più idonei per l’esposizione pubblica in modo che si arrivi a Treviso con gli alpini (500 mila) davvero in un crescendo epocale di consenso per il milite ignoto in una vitale ri-elaborazione del senso della guerra e della vita.

A Treviso 2017 il plotone di alpini si ferma all’inizio di CAPORETTO (75 m lineari, il tricolore con l’Opera), e attende il comando vocale del comandante, quasi un urlo :

ALPINIII ! AT-TENTI … IL MILITE IGNOTO…CAP-PELLO SUL CUORE…ALPINIII ! AVANTIII MARCH ! e la mondovisione RAI potrà documentare un evento che farà piangere il mondo intero. CAPORETTO : cadere per risorgere.

Perciò sarebbe giusto individuare un generale degli alpini in servizio attivo capace di garantire alla struttura espositiva: montaggio, smontaggio, trasporto e sicurezza in ogni luogo.

Infatti è bene ci sia un picchetto d’onore e una guardia a cura degli alpini professionisti per tutta la durata del tour.

Lampada d’olio perpetua davanti al milite ignoto benedetta da Papa Francesco.
Madrina solista per tutto il tour : il soprano lirico di Padova Silvia Rampazzo clicca qui

La struttura completa è composta da tre elementi : A. Verde, altezza 3 m lunghezza 25 m (per a.b.c) intreccio di tubi innocenti ; B. Bianco, intreccio di tubi innocenti (o altro) con l’Opera CAPORETTO di Stefano Armellin ; C. Rosso ; con un architetto possiamo rapidamente definire sia il modello sia il peso reale.Totale lineare : 75 m.

Oltre agli sponsor istituzionali, RAI compresa, quest’idea può raccogliere il sostegno degli imprenditori del triveneto più sensibili alla cultura e alla storia della zona che a questo livello coinvolge non solo l’Italia ma l’Europa.


Stefano Armellin



DURANTE IL XX° SECOLO SOLO IL 5% DELLE MORTI UMANE FU IL RISULTATO DI VIOLENZE DA PARTE DELL'UOMO, E QUESTO E' STATO IL SECOLO CHE HA VISTO LE GUERRE PIU' SANGUINARIE E I GENOCIDI PIU' ENORMI DELLA STORIA





Al Sindaco di Conegliano, Floriano Zambon

(...)

Come dicevo a lei il 18 maggio, serve un coordinamento “del cuore” un’iniziativa capace di far vibrare emozioni vere, autentiche, in un contesto innovativo e coordinato, perché la Grande Guerra ci riguarderà sempre.

CAPORETTO è una tragedia tutta italiana, un enigma che abbiamo il dovere, generazione dopo generazione di decifrare e studiare con attenzione, 

CAPORETTO è la radiografia del nostro futuro.

Perciò quest’Opera non si ferma al memorial ma è una precisa richiesta al Paese della necessità vitale di una nuova e decisiva vittoria, più vasta e importante, perché oggi la linea del Piave corrisponde all’orizzonte del mondo, e i giovani di ogni età che a Conegliano e in altre città vanno a scuola sono i giovani del mondo.

Cordialità

Stefano Armellin
Pompei, giovedì 2 giugno 2016 

APPROFONDIMENTI :

Caporetto, Una battaglia e un enigma, di Mario Silvestri, Milano, RCS, 2003

Badoglio, il maresciallo d'Italia dalle molte vite, di Silvio Bertoldi, Milano, RCS, 2001

In trincea di Aldo Cazzullo clicca qui

Caporetto oggi di Stenio Solinas clicca qui

Memorie di guerra di Padre Giovanni Semeria clicca qui