domenica 18 marzo 2012

1860 di 2013 ; Louvre 57

Stefano Armellin con il pezzo 1860 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Verso il Grande Giubileo del 2025

57. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze- Assisi a piedi (1992) C'è un'opera d'Arte dinamica che va considerata con attenzione, e si tratta dello sviluppo umano nell'Arte dell'arrampica sulle montagne negli ultimi cinquant'anni, davvero sorprendente; prova a vedere qualche video di Dean Potter (e altri), riconoscerai come il senso dell'equilibrio sia una dote condivisa con l'artista. 


Ovvio, il nostro rischio al massimo è quello di cadere dalla sedia, ma mentalmente la concentrazione per ottenere una linea Capolavoro deve essere la stessa perché la difficoltà é superiore. 

La cresta dei Monti della Luce è affollata dai turisti che scendono comodamente dalla seggiovia, belli freschi e riposati. Come le giovani ragazze olandesi che prendono il sole in ciabatte scrivendo cartoline. 

Mi fermo accanto alle due tipe per fare il conto delle spese che ho fatto dal 1 al 10 agosto (1992). Totale : Lire 138.000. ( Oggi sarebbero Euro 71, in dieci giorni di cammino, da noi, in Italia, recentemente (2012) il Senatore Luigi Lusi ha speso in un simpatico ristorantino di Roma, dietro il Pantheon, Euro 180 per un piatto di spaghetti con il caviale. 
Io però, stavo camminando per tracciare una linea utile per il mio Capolavoro, quello che ti sto raccontando, e che resterà per sempre). 

Chiedo l'ora alle ragazze ma non comprendono l'italiano, mi esprimo a gesti e mi vedo arrivare un paio di seni compressi in una maglietta striminzita. E' la più robusta delle due olandesine che avanza verso di me e ferma il suo ombelico davanti al mio naso. 

La straniera rimane a gambe divaricate in modo che posso vedere la sua amica che ride e continua a scrivere cartoline. La giovane mi piazza decisa l'orologio davanti agli occhi, mi saluta, la saluto, e chi si è visto si è visto. 

Sulla cima del Monte Gomito è sistemato con l'arrivo della seggiovia un grande e costoso ristoro. Prezzi stellari. Dicono che d'inverno è stracolmo di gente e il registratore di cassa suona tipo sirena, per ore e ore. Il locale è dedicato al vecchio asso dello sci alpino: Zeno Colò. Ingoio due panini per scendere al vicino comune di Abetone. Colà attraverso un bosco di abeti altissimi, bellissimi, affollatissimi. 

Sono contento perchè ora salgo un Monte che si chiama Libro Aperto, con un simile nome posso trovare cose interessanti. Infatti ho il sommo piacere di incontrare Annalisa uno splendido esemplare di ragazza toscana abbronzatissima. Si sta rifornendo d'acqua alla sorgente. La tipa è controllata a vista dalla simpatica madre, dall'antipatico cagnolino e dal padre, un tipo tranquillo perchè sofferente di cuore. 

Alla visione di Annalisa l'istinto mi ferma. Lo zaino cade nel prato. E vado alla sorgente del femminile amore per la vita a far finta di riempire la bottiglia che è già mezza piena. in pochi minuti ci presentiamo e, come vecchi amici saliamo il Colle in quattro, più il cagnolino antipatico. 

Ci sediamo per contemplare il paesaggio che commuove madre e padre. Annalisa ed io contempliamo noi stessi. L'italiana Annalisa supera le olandesine del mattino per quel non so che chiamato sensualità epidermica, o semplicemente : reciproco desiderio di andare a letto insieme nel minor tempo possibile, per placare il naturale istinto che porta la razza umana ad essere la specie animale più numerosa del Pianeta. 

(57. Continua) Stefano Armellin, Pompei, lunedì 29 marzo 2014